Consiglio Comunale di Milano del 14 settembre 2015
Signor Presidente,
oggi vorrei sottolineare due fatti positivi dei giorni scorsi e a cui penso che il Consiglio Comunale sia interessato.
Ricordo, a onore di questo consiglio, che in quest’aula si è votata una mozione in cui si chiedeva al governo di non aderire al TTIP (trattato Transatlantico per il Commercio) per la sua evidente antidemocraticità e ingerenza nei confronti delle politiche nazionali e soprattutto locali. Milano, da quanto mi consta, è l’unica grande città italiana ad aver criticato un accordo internazionale che vuole promuovere la privatizzazione anche dei beni comuni più indispensabili per vivere, oltre ai servizi sociali.
Pochi giorni fa il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione che va in assoluta controtendenza sia nei confronti del TTIP che del nostro governo, governo che non pare tenere in alcun conto i risultati dello straordinario referendum sull’acqua. La risoluzione del Parlamento Europeo (accogliendo la richiesta sottoscritta da un milione e 800 mila cittadine e cittadini europee) decide che l’acqua venga tolta dalle trattative sul trattato di libero scambio tra UE e USA e sostiene:
a) il diritto all’accesso all’acqua;
b) il dovere degli stati e dei governi a garantire l’erogazione gratuita del minimo vitale.
c) la progressività delle tariffe sulla base dei consumi;
d) il divieto a sospendere l’erogazione dell’acqua a chiunque, con esplicito riferimento ai baraccati.
Di questa risoluzione dobbiamo essere particolarmente fieri, anche perché è la prima volta che la volontà dei cittadini viene accolta, discussa e votata da un’istituzione.
Il secondo fatto è avvenuto il 4 agosto scorso, quando il Presidente di EXPO dott. Sala e quello di MM Acquedotto Milanese dott. Corritore, hanno dichiarato pubblicamente: “Vogliamo a Milano l’Autority Mondiale dell’Acqua”. Sarò particolarmente felice se a queste parole seguiranno dei fatti concreti, perché questa, oltre ad essere una proposta del Contratto Mondiale sull’acqua e delle Reti nazionali e internazionali, è stata, fin dalla proposta del Presidente Prodi per il dopo Expo, un cavallo di battaglia del mio gruppo politico, oltre che di quello consigliare.
Auspico quindi che il diritto umano all’acqua, ribadito anche nell’ultima enciclica papale, venga concretizzato attraverso un Protocollo Mondiale delle Nazioni e l’istituzione di un’Autorità Mondiale (con sede a Milano) che abbia il potere di imporlo.
Le chiedo, Presidente, di mettere in atto quanto riterrà più opportuno, per invitare i Presidenti di Expo e di MM ad attuare quanto hanno dichiarato e a comunicare a questo consiglio le iniziative messe in atto (o che devono mettere in atto) perché Milano, sede dell’Autority Mondiale dell’Acqua, acquisisca un’eredità preziosa da Expo e dal suo tema, perché l’acqua è il nutrimento principale per tutta l’umanità.