Venerdì 25 si è svolta a Firenze una prima riunione per realizzare una campagna di contestazione alla prevista Assemblea Parlamentare NATO, che si terrà a Firenze il 25/26 novembre prossimi.
Temi in agenda “Nord Africa e Medio Oriente”.
Al Circolo ARCI dell’Isolotto erano presenti oltre venti rappresentanti di soggetti collettivi che si sono dichiarati interessati a elaborare una campagna di controinformazione e mobilitazione che, partendo dalla contestazione della facciata politica dell’Alleanza militare ospitata in città, vuol mettere in risalto i temi del rifiuto della politica bellica NATO e di tutte le nefandezze che ne conseguono.
Alcuni temi trattati:
– Gli ambienti economico-finanziari internazionali stanno tentando di far passare accordi capestro di libero commercio (CETA-TTIP-TPP-TISA) devastanti per i territori, la salute, i servizi pubblici, i diritti dei lavoratori, lo stato sociale, la sovranità nazionale.
Quelli già in essere tra singoli stati, hanno già devastato numerosi paesi “deboli” causando le ondate di migranti economici che vogliamo respingere alle frontiere.
– Per difendere i loro interessi oligarchici ed espandere i loro imperi hanno bisogno di tutela armata, la NATO (e i suoi alleati) la garantisce. Guerre e interventi armati (Afghanistan, Irak/Siria, Ucraina, Libia, ma anche Bosnia, Kossovo, Somalia, Yemen, Mali …) provocano carneficine e profughi, profughi che nemmeno vogliamo accogliere.
– La crisi economica impone drastici “pareggi dei bilanci pubblici”, ci dicono, ma, mentre smantellano servizi, stato sociale, redditi, lavoro, pensioni, per ridurre la spesa pubblica, tutti i Governi aderenti, nel Vertice NATO del 2014, hanno sottoscritto l’impegno ad ” Invertire la tendenza alla riduzione delle spese per la Difesa”
Attualmente spendiamo circa 80 milioni al giorno, per spese militari, la richiesta è di portarle a 100 milioni.
Riarmo, sono i 5/6 miliardi stanziati per nuove navi da guerra, i 15 miliardi per i costosissimi cacciabombardieri F35 (di cui abbiamo a settembre “celebrato” con enfasi il primo volo) un miliardo annuo per le truppe in Afghanistan, 300 mila euro giornalieri per la navigazione della portaerei ….
Sono soldi pubblici e per “pareggiare” devono essere tolti dalle altre spese pubbliche, scuola, sanità, protezione civile, trasporti …
Si è concordato che è necessario costituire un Comitato che coordini le varie iniziative ed attività, che i soggetti, autonomamente o assieme, hanno già impostato e quelle da costruire.
- – Creazione di un blog condiviso per calendarizzare scadenze, iniziative, mobilitazioni e contributi
- – Raccolta firme di singoli cittadini alla petizione per richiedere l’uscita dell’Italia dalla NATO, portata avanti da alcune realtà
- – Promuovere incontri/convegno per realizzare controinformazione, da trasformare in volantini da distribuire, appelli o OdG da far discutere nei Consigli Comunali o Regionali
- – Prendere contatto con le realtà nazionali che lottano contro la politica bellica globale: No Dal Molin di Vicenza (ampliamento base NATO), No MUOS di Niscemi (costruzione mega centro radio/radar)
- contro le manovre militari, Sardegna, che ha respinto quelle congiunte NATO-Israele, Napoli, dove è in corso la contestazione delle prossime manovre Nato, con manifestazione il 24 ottobre
- Collaborare alle iniziative antimilitariste che si svolgono attorno alla Festa delle Forze Armate inizio novembre.
- – Sostenere le lotte dei popoli per l’ esistenza: palestinesi vittime della macchina bellica israeliana, curdi massacrati dalle truppe del paese NATO Turchia, greci strangolati dalle regole finanziarie liberiste, saharawi sotto occupazione del Marocco, i profughi dai vari conflitti che la NATO ha contribuito a scatenare, accolti da muri, reticolati, manganelli e lacrimogeni alle frontiere degli stessi paesi NATO…. Turchia, Israele, Marocco, Arabia Saudita, Ungheria … tutti paesi presenti al meeting di novembre.
- – Evidenziare il controllo propagandistico, informativo, ma anche culturale e di costruzione di stati d’animo emotivi collettivi, realizzato dalle strutture economiche del liberismo sfrenato e dall’apparato militare e repressivo anche all’interno dei propri paesi.(misure antiterrorismo e orgoglio militare, soldati nelle strade e attorno ai cantieri delle grandi opere, campagne d’odio verso migranti e profughi, depressione da disoccupazione, precariato, sfratti …
- Concordato anche di prevedere manifestazione pubblica ad inizio Assemblea Parlamentare NATO il 25 novembre, che sia punto di arrivo delle iniziative di questi due mesi e base di partenza per lavorare contro l’ipotesi di ospitare il Vertice G7 nella nostra città.
PROSSIMA RIUNIONE ORGANIZZATIVA:
GIOVEDI 8 OTTOBRE ore 21.15
GIOVEDI 8 OTTOBRE ore 21.15
presso SEDE CUB via GUELFA 148 r lato Fortezza da Basso