È stato scarcerato dopo aver passato oltre tre anni in prigione il giornalista e attivista siriano Mazen Darwish, già premiato, lo scorso aprile, con il riconoscimento ‘Guillermo Cano’ dell’Unesco per la libertà di stampa. A confermare la notizia è stata la moglie Yara Bader.
Darwish, che secondo quanto dichiarato dalla moglie negli scorsi mesi, è stato torturato “quasi a morte” durante la prigionia, era stato arrestato a febbraio 2012 insieme a Hussein Ghreir e Hani al-Zaitani, anch’essi giornalisti al Centro siriano per i media e la libertà d’espressione, fondato dall’attivista. Già nel 2006, inoltre, il giornalista aveva visto un sito da lui fondato, siryaview.net, chiudere per decisione del governo e nel 2011 era stato arrestato a Damasco.
L’accusa mossa contro i tre era di “promozione del terrorismo”. La sentenza è attesa per il 21 agosto. Ghreir e al-Zaitanui erano già stati scarcerati dopo un’amnistia proclamata dl governo di Damasco in occasione della festività islamica di Eid-al-Fitr: inizialmente, era sembrato che anche Darwish dovesse essere liberato in quell’occasione, ma il suo rilascio non era avvenuto.