Durante la 128a sessione del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) tenutesi a Kuala Lumpur in Malesia, il Sud Sudan è diventato il 206 membro del movimento olimpico, ultimo ostacolo per competere sotto la propria bandiera alle olimpiadi di Rio il prossimo anno.
Il CIO ha dovuto attendere quattro anni dopo l’indipendenza del Sud Sudan per ammettere il paese. Era necessario l’approvazione di cinque federazioni sportive per dare il suo riconoscimento ufficiale, come richiesto dalle norme del corpo sportivo mondiale. Il riconoscimento è venuto dalle federazioni dell’atletica, basket, calcio, pallamano, judo, tennis da tavolo e dal taekwondo.
Wilson Deng Kuoirot, presidente del comitato olimpico nazionale del Sud Sudan ha dichiarato: “ La guerra civile ha reso impossibile per gli atleti di allenarsi nel nostro paese. Non ci sono strutture sportive e quelle poche sono andate completamente distrutte. Molti dei nostri ragazzi e ragazze sono arruolati nei vari gruppi armati. Dobbiamo farsi che lo sport gli dia un’alternativa. E questo riconoscimento sarà la forza che ci aiuterà a portare tanti ragazzi allo sport. Sì allo sport e no alle armi”.
Tra gli atleti sud sudanesi, figura importante è Hasan Guor Marial – che ha chiuso 47 ° alla maratona olimpica di Londra 2012 sotto la bandiera del CIO. “ L’obiettivo è quello di vincere una medaglia. Se sono in buona salute e mi alleno bene posso farcela “, ha detto Marial dalla sua base di allenamento in Kenya, dove ha guardato la cerimonia del CIO via internet. “Non ci sarà niente di meglio che competere a Rio sotto la bandiera del Sud Sudan. Siamo in grado di portare l’unità e lo sport è in grado di unire tutte le 64 tribù e tutti i 10 stati”, ha detto Marial.