La registrazione delle candidature per le elezioni presidenziali dell’11 ottobre prossimo si è conclusa venerdì scorso a mezzanotte. La lista definitiva sarà pubblicata il 29 agosto.

Bisognerà quindi aspettare quella data per conoscere la lista definitiva e ufficiale dei candidati alle elezioni presidenziali dell’11 ottobre. Venerdì 21 agosto a mezzanotte (ultima data per consegnare le domande), 22 persone avevano depositato il proprio dossier presso la Corte costituzionale.

Ognuno dei candidati è stato in grado di pagare la cauzione di 25 milioni di FCFA.

Chi sono questi pretendenti alla suprema carica? Ecco i ritratti dei principali candidati, tra i 22 che hanno registrato la domanda.

Zéphirin Diabré
Ex capo dell’opposizione, Zéphirin Diabré (55 anni) è il candidato dell’Unione per il progresso e il cambiamento (UPC), il partito di cui è alla testa e che lui stesso ha creato nel marzo del 2010. Formatosi alla scuola superiore di commercio di Bordeaux (Francia), ha lavorato al ministero del Commercio, dell’Industria e delle Miniere dal 1992 al 1994, passando poi a quello dell’Economia e delle Finanze fino al 1996. Per un breve periodo otterrà in seguito la presidenza del Consiglio economico e sociale nel 1996-1997, prima di diventare direttore Africa e Medio Oriente di Areva (2006-2011), poi vice direttore del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Pnud), a New York, dal 1999 fino al 2006. Si sa da molto tempo che vuole prendere il posto di Blaise Compaoré.

Eddi Komboïgo
Eddi Komboigo è il nuovo presidente del Congresso per la democrazia (CDP), il partito di Blaise Compaoré. Uomo d’affari noto in Burkina Faso, Eddie Komboigo è alla testa della società di audit finanziario e di consulenza contabile Komboigo e Associati (Cafec-Ka). E’ un amico intimo di Gilbert Diendéré, ex capo di stato maggiore particolare e braccio destro di Blaise Compaoré. Entrambi sono originari di Yako, roccaforte di Passoré, e Diendéré avrebbe anche partecipato come padrino al matrimonio del nuovo capo del CDP. Una vicinanza che ha, probabilmente, causato a Eddie Komboigo il saccheggio della sua casa a Ouagadougou durante l’insurrezione popolare dell’ottobre 2014.

Roch Marc Christian Kaboré
Roch Kaboré è considerato, insieme a Zephirin Diabré, uno dei favoriti alle prossime presidenziali burkinabé. Ex primo ministro poi presidente dell’Assemblea nazionale, questo vecchio fedele tra i fedeli di Blaise Compaoré aveva sbattuto la porta del regime nel gennaio 2014 insieme ad altri due alleati dell’ex presidente: Salif Diallo e Simon Compaoré. Contrari alla volontà del capo di Stato di modificare la Costituzione per restare al potere, i tre fondarono il Movimento del popolo per il progresso e si univano all’opposizione.

Ram Ouédraogo
Nato nel 1951 in Costa d’Avorio, Ram Ouedraogo è rientrato nel paese nel 1984, durante la rivoluzione che ribattezzerà l’Alto Volta in Burkina Faso. Padre fondatore del primo partito ecologista burkinabè, l’Unione dei verdi del Burkina (UVDB), fu, nel 1999, ministro di Stato poi deputato nel 2002, prima di creare un nuovo partito, il Rassemblement des écologistes du Burkina (RDEB) nel 2005. E’ stato già candidato per due volte ad un’elezione presidenziale. Nel 1998, arrivò secondo dietro Blaise Compaoré col 6,61% dei suffragi. Ottenne solo il 2,04% dei voti durante lo scrutinio del 2005.

Ablassé Ouédraogo
Presidente del partito Le Faso autrement, Ablassé Ouédraogo, ha, come altri oppositori, fatto la sua evoluzione all’ombra del regime Compaoré. Ex membro del Congresso per la democrazia e il progresso (CDP), è stato ministro degli affari esteri (1994-1999) poi consigliere speciale di Blaise Compaoré. Economista riconosciuto, passa attraverso diversi istituzioni internazionali, tra cui direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), prima di fare da mediatore dell’Unione africana in diverse crisi, come in Madagascar, e essere eletto deputato nel 2012.

Gilbert Noel Ouédraogo
Ex capo dell’opposizione, ma anche ministro dei trasporti dopo aver sostenuto il capo di stato nel 2005, il figlio dell’ex primo ministro Gérard Kango Ouédraogo, Gilbert Noel, 46 anni, è vice sindaco di Ouahigouya e leader dell’Alleanza per la democrazia e la federazione/Ressemblement démocratique africain (ADF/RDA). Terza forza politica del paese, faceva parte dell’ex movimento presidenziale ma si è ostinatamente opposto al referendum sulla modifica dell’articolo 37.

Yacouba Ouédraogo
L’ultimo ministro allo Sport e alle Attività Ludiche di Blaise Compaoré, il colonnello Yacouba Ouédraogo ha fondato il proprio partito politico, l’Unione per il nuovo Burkina (UBN), dal nome dell’associazione che dirigeva dal 2011. L’UBN ha stretto un’alleanza con la Convenzione delle forze democratiche del Burkina dell’ex ministro delegato all’Alfabetizzazione, Amadou Diemdioda Dicko.

Adama Kanazoé
Membro dell’Alleanza dei giovani per l’indipendenza e la repubblica (AJIR), Adama Kanazoé è un giovane politico di circa trent’anni. Operatore economico, è amministratore della Holding Business and Development in Africa (Hbda), un gruppo che sviluppa attività nella logistica, la comunicazione e la distribuzione dei prodotti di telecomunicazione.

Saran Serémé
Oppositrice del regime Compaoré, Saran Serémé è la presidente del Partito per lo sviluppo e il cambiamento (PDC). Soprannominata “l’amazzone di Tougan” – dal nome del suo feudo nel nord del paese –, è diventata l’icona della rivolta di ottobre 2014. Pochi giorni prima la grande manifestazione che ha provocato la caduta di Blaise Compaoré, Saran Sérémé organizzava una grande marcia di donne contro il progetto di modifica della Costituzione. Transfuga del Congresso per la democrazia e il progresso (CDP), l’ex partito presidenziale di Compaoré, ne ha sbattuto la porta nel 2012 dopo che la sua formazione le aveva rifiutato l’appoggio alle legislative. Dopo la partenza di Compaoré, il suo nome era stato brevemente evocato per prendere la testa della transizione.

Djibril Bassolé
Djibril Bassolé è uno dei quadri del CDP, l’ex partito al potere. Gourounsi di 57 anni, nativo della provincia di Kossi (Nord Ovest), fu rappresentante speciale del presidente Compaoré nella crisi togolese, nel 1994, poi nigeriana, nel 1995. Ministro delegato e in seguito ministro per la sicurezza tra il 1999 e il 2007, accede poi allo strategico ministero degli Affari Esteri, dal 2007 al 2008, poi dal 2011 fino all’ottobre 2014, alla caduta di Blaise Compaoré.

Jean-Baptiste Natama
Ex direttore di gabinetto della presidente della commissione dell’Unione Africana, Nkosazana Dlamini-Zuma, Jean-Baptiste Natama è il candidato della Convergenza patriottica per il rinascimento/ Movimento progressista (CPR/MP), movimento di cui è il presidente. Militare (ha ovviamente partecipato alla “guerra di Natale” tra il Mali e il Burkina Faso nel 1985), in seguito ha occupato diversi posti nelle organizzazioni internazionali. E’ stato, tra l’altro, consigliere principale del rappresentante del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite in Burundi e Rwanda (1999-2000), analista esperto presso il Tribunale penale internazionale per il Rwanda (TPIR), nel 2001. Il suo nome circolò, inoltre, per prendere la testa della transizione.

Bénéwendé Sankara
56enne, Bénéwendé Sankara, che non ha alcun legame di parentela col capitano Thomas Sankara, sarà il candidato di una coalizione che raggruppa i nuovi partiti politici detti sankaristi. Due volte candidato sfortunato alle presidenziali del 2005 e del 2010 contro Blaise Compaoré, il signor Sankara è stato soprannominato per molto tempo come “l’avvocato delle cause perse” in Burkina. Difensore degli studenti in sciopero perseguitati dall’ex potere, si è distinto nell’affare Norbert Zongo, un giornalista assassinato nel 1998 mentre indagava sulla scomparsa dell’autista di François Compaoré, il fratello cadetto del presidente Compaoré. E’ anche l’avvocato principale nell’emblematico dossier Thomas Sankara, riaperto a fine marzo dopo due decenni di lotte politico-giuridiche rimaste senza seguito sotto l’ex regime.

Françoise Toé
Investita a fine giugno della candidatura per il Partito per la democrazia e il progresso/Partito socialista (PDP/PS), Françoise Toé è poco conosciuta dal grande pubblico. Esperta contabile, dirige l’ufficio Seccapi. Precedentemente occupava il posto di segretaria nazionale alle relazioni esterne del PDP/PS che rappresentava in Francia.

Tahirou Barry
Presidente del partito del Rinascimento Nazionale (PAREN, partito d’opposizione fondato da Laurent Bado), Tahirou Barry è un giurista di 39 anni. Nato a Gagnoa in Costa d’Avorio, ha solcato gli scalini all’interno del suo partito dal 1999 fino a prenderne la guida nel 2002. Dopo qualche esperienza giornalistica, Tahirou Barry lavoro all’università di Ouagadougou (dove ha studiato) come direttore delle risorse umane.

Victorien Tougouma
Poco conosciuto dai burkinabé, Victorien Tougouma rappresenterà il Movimento africano dei popoli (MAP). Capo d’azienda nel settore dei trasporti e logistica, 42enne, ha anche guidato la Giovane camera internazionale del Burkina (JCI).

Issaka Zampaligré
Candidato indipendente, Issaka Zampaligré è avvocato nei fori dell’Alta Senna (regione di Parigi) e del Burkina Faso. 50enne, è nato a Tenkodogo, capoluogo della regione del Centro-Est.

Harouna Dicko
Oppositore del regime Compaoré, Harouna Dicko è il presidente del Rassemblement politique nouveau (RPN). Nel 2010, la sua candidatura era stata la sola (sulle otto depositate) ad essere stata rifiutata con la motivazione che “non aveva versato la cauzione di 10 milioni di Franchi CFA (circa 15.000 euro), né depositato gli attestati di parentela”, richiesti dal Codice elettorale.

Salvador Maurice Yaméogo
Salvador Maurice Yaméogo, uno dei figli del primo presidente dell’Alto Volta, che ha preso il nome di Burkina Faso sotto l’èra Sankara, fa parte degli ultimi ad aver depositato il proprio dossier alla Corte costituzionale. E’ alla guida del Rassemblement des democrates pour le Faso (RDF).

 

Fonte: Jeune Afrique

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