Accolgo con vera soddisfazione la decisione della giunta milanese per ” il giusto riconoscimento delle donne che hanno fatto grande Milano”, inserendo un congruo numero di cittadine nel Famedio cittadino che vede inscritti finora 430 uomini ” illustri ” e soltanto 34 donne.
Dall’inizio di questa amministrazione, nel mio ruolo di presidente della Commissione Pari Opportunità, mi sono impegnata con proposte e solleciti perché, attraverso dei segnali altamente simbolici come l’iscrizione al Famedio ma anche la titolazione di vie e giardini, Milano riconoscesse e celebrasse il lavoro e il ‘genio’ di molte donne eccellenti in vari ambiti sociali o scientifici.
È all’interno di questa politica che in uno spazio comunale come l’aula delle conferenze di Palazzo Reale, nel prossimo mese di ottobre avrà luogo il terzo congresso nazionale dell’Associazione “Toponomastica Femminile”.
La Casa delle Donne ha proposto degli “Itinerari cittadini sulle tracce delle donne a Milano” che hanno riscosso una grande e attenta partecipazione. Mi auguro che presto possano uscire apposite pubblicazioni da offrire ai turisti, che potranno così avere una conoscenza più completa della nostra città.