Un breve dispaccio uscito qualche giorno fa sul sito della Pravda riporta l’avvenuta esplosione di un piccolo ordigno tattico nucleare nello Yemen.  La notizia  non è stata ancora confermata, ma parrebbe essere vera sulla base della diffusione di un  video pubblicato su youtube in data 20 maggio, 2015.

Il sito Veterans Today (sito di ex veterani di guerra americani) analizzando le immagini, in un articolo, conferma la natura nucleare di questa esplosione causata da un ordigno chiamato in gergo militare“Tactical Nuke Bomb”.  Secondo esperti militari ed ex veterani di guerra che scrivono per questo sito, l’esplosione che appare nelle immagini del video è senza dubbio di origine nucleare. A confermarlo, sempre secondo la versione di Veterans Today, sarebbero i pixel scintillanti che si vedono ai lati dell’esplosione, causati da particelle radioattive che colpiscono i sensori ottici della telecamera. L’ipotesi che si tratti di un arma tattica nucleare a bassa intensità prenderebbe forza soprattutto perché confermata da Gordon Duff, veterano di guerra americano ed autorevole esperto militare che scrive per varie riviste del settore.

Qualunque sia la natura di questa esplosione e chiunque ne sia responsabile, costituisce comunque un gravissimo crimine contro l’umanità e un pericolosissimo precedente.

Le armi nucleari tattiche o cosiddette “mini-bombe nucleari ” sono bombe dotate di testata nucleare.  La loro capacità esplosiva,(ad esempio, la B61-11) varia a seconda del modello da un trentesimo fino  a sei volte la potenza in chilotoni della bomba di Hiroshima.

L’immagine qui sotto mostra una bomba nucleare tattica B61-11, che può essere lanciata sia da un bombardiere B-2  che da un caccia F-16 e presto anche dai famigerati F-35.

B-61_bomb

La B61-11, a tutti gli effetti un piccolo ordigno termonucleare, è presente anche in Italia, dislocata in varie basi NATO come documentato da questo report  “Italy’s Tactical Nuclear Weapons” del British American Security Information Council  e rappresenta un’arma di distruzione di massa, nel vero senso della parola.

Eccetto la Pravda, i principali media mainstream non hanno riportato la notizia.  La questione richiederà in futuro ulteriori indagini e approfondimenti; abbiamo voluto riportarla per attirare l’attenzione sulla preoccupante escalation militare e la nuova corsa agli armamenti che si sta verificando, specie in quest’ultimo periodo.

Il presunto uso, ancora non confermato, di mini-bombe tattiche nucleari contro lo Yemen solleva una questione molto più ampia: le armi nucleari tattiche o mini-bombe nucleari fanno attualmente parte dell’arsenale convenzionale USA-NATO, ma anche dell’arsenale della Russia e di paesi come l’Arabia Saudita, attualmente coinvolti nel conflitto in Yemen.  Sebbene la questione sia di notevole importanza, a suo tempo non fu adeguatamente trattata dai principali mass media e perciò è rimasta in ombra e poco nota all’opinione pubblica. L’uso di questi piccoli ordigni nucleari tattici, come riportato in un articolo del Los Angeles Times, è stato autorizzato dal Senato americano nel 2002, durante il governo Bush,  che ne prevedeva l’impiego come possibile “deterrente all’interno di un teatro di guerra convenzionale”. Questi piccoli ordigni nucleari  possono essere utilizzati senza l’autorizzazione del Comandante in capo, ovvero il Presidente degli Stati Uniti, come riportato in questo report pubblicato dal Congressional Research Service.

All’epoca dell’approvazione, l’esercito americano sostenne che ” le mini bombe nucleari tattiche” erano “bombe umanitarie”, fungevano da deterrente e minimizzavano “possibili danni collaterali”.

Sempre secondo il parere del Pentagono, sono “innocue per la popolazione civile circostante, perché l’esplosione sarebbe sotterranea”.

Come ampiamente spiegato in questo rapporto redatto dallo Strategic Studies Institute Army (Organismo di studi strategici dell’esercito degli Stati Uniti)  e intitolato “Tactical Nuclear Weapons and NATO” , l’uso di questo tipo di ordigni tattici nucleari al momento viene previsto all’interno di una normale guerra “convenzionale” (sempre se così possa essere chiamata una guerra).

La conferma dell’uso di questo tipo di ordigno nello Yemen farebbe coppia con un’altra notizia comparsa qualche mese fa, la quale riportava di un’altra possibile esplosione causata da uno di questi ordigni tattici nucleari, riferendosi all’imponente detonazione che sarebbe avvenuta nel conflitto ucraino vicino la città di Donetsk.

La notizia ancora in attesa di conferma da fonti “ufficiali” va ad aggiungersi all’uso, invece confermato, di armi tattiche nucleari che avvenne secondo diverse testimonianze di ex soldati americani vicino a Bassora durante i bombardamenti in Iraq da parte dell’esercito statunitense. Nel 2011, durante i bombardamenti della Libia da parte della NATO, l’uso di questo tipo di ordigni nucleari fu inizialmente ipotizzato come “possibile deterrente strategico” da parte delle autorità statunitensi stesse e poi in seguito smentito.

Di fatto siamo di fronte ad una pericolosissima escalation militare e davanti a un importante bivio storico, come qualcuno ha detto senza mezzi termini: “Pace crescente o distruzione crescente”.