Sono passati 4 anni da quella straordinaria mobilitazione popolare che portò 27 milioni di italiane e italiani a votare per l’acqua bene comune. Si tratta dell’ultimo successo in termini di affluenza al voto della nostra Repubblica. Dal 12 e 13 giugno 2011, infatti, ogni volta che si vota si sente la solita litania sulla disaffezione alla politica.
Il 12 e il 13 giugno non si festeggia solo il compleanno dei referendum ma anche il compleanno di una grande festa di democrazia in cui le italiane e gli italiani sono andati a votare per sottrarre l’acqua e i servizi pubblici dalle logiche di mercato e di profitto.
Di fronte a tutto ciò e ad una chiara volontà popolare che cosa hanno fatto i Governi che si sono succeduti alla guida del Paese?
Disconoscere, contraddire, aggirare, fino a tentare di cancellare l’esito referendario per riportare acqua e servizi pubblici sotto l’egida del mercato e delle lobbies finanziarie.
Il Governo attuale e in particolare il Partito Democratico si stanno rendendo responsabili di definire un nuovo quadro normativo (art. 7 decreto Sblocca Italia, legge di stabilità e DDL Madia) che punta a raggiungere il medesimo obiettivo di privatizzazione dell’abrogato Decreto Ronchi: rendere inevitabili le dismissioni delle azioni dei comuni e favorire economicamente i soggetti privati e i processi di aggregazione tra aziende.
S’intende così costruire un meccanismo per cui le attuali “quattro sorelle dell’acqua” già collocate in Borsa – A2A, Iren, Hera e Acea – potranno inglobare tutte le società di gestione dei servizi idrici, ambientali ed energetici, divenendo i “campioni” nazionali in grado di competere sul mercato globale. Contemporaneamente si provano ad ostacolare processi di ripubblicizzazione come quello di Reggio Emilia e Napoli.
Si tratta di uno schiaffo alla democrazia, alla coerenza e all’intelligenza!
Questo 4° anniversario, dunque, non è una mera ricorrenza, ma un’occasione per continuare a difendere quella vittoria, ora più che mai sotto attacco. (Qui tutte le iniziative in programma)
Riprendiamoci l’acqua e i servizi pubblici locali, il momento è ora!
Roma, 12 Giugno 2015