A poche ore dalla consegna ufficiale delle firme raccolte è già comunque chiaro uno dei primi risultati politici raggiunti dalla mobilitazione per “Un’altra difesa possibile”: la grande adesione di numerosi sindaci ed amministratori locali alla Legge di Iniziativa popolare avanzata delle sei principali Reti italiane della pace, del disarmo, del servizio civile. Un segno forte del sostegno forte dei territori locali verso questa proposta.
Fin dal suo inizio la Campagna che (va ricordato) propone l’istituzione di un Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta ha ritenuto che gli Enti Locali fossero preziosi alleati in questo percorso di allargamento del concetto stesso di difesa. Perché sono spesso e volentieri proprio i Comuni e le realtà amministrative territoriali a difendere i cittadini garantendo un aiuto concreto nelle problematiche quotidiane. Ancora una volta è dunque importante ripetere come la vita e i diritti degli abitanti di questo Paese siano oggi difesi maggiormente da welfare, da lavoro, da sanità, da istruzione piuttosto che da armi o cacciabombardieri!
Con grande soddisfazione, in tale prospettiva, la Campagna registra quindi l’adesione e la firma di moltissimi Sindaci da nord a sud dell’Italia, di cui trovate le immagini in coda a questo pezzo e nei canali “social” della Campagna. A partire da quelli delle due principali città italiane: Ignazio Marino a Roma e Giuliano Pisapia a a Milano. Per passare poi a Luigi De Magistris a Napoli e Marco Doria a Genova. Senza dimenticare le significative adesioni di Renato Accorinti a Messina e di Filippo Nogarin a Livorno. Anche l’Emilia-Romagna è stata protagonista della mobilitazione sia con la firma dei sindaci di capoluogo Paolo Dosi (Piacenza), Luca Vecchi (Reggio Emilia) e Gian Carlo Muzzarelli (Modena) sia con l’approvazione in Consiglio Regionale di un documento di sostegno alla Campagna “Un’altra difesa possibile” (iniziativa replicata in molti consigli comunali). In Lombardia oltre a Milano hanno firmato i sindaci di due capoluoghi: Mario Lucini a Como e Massimo Depaolia Pavia, oltre che la presidente della Provincia di Como Maria Rita Livio. In Veneto ha sottoscritto la Campagna il sindaco di Vicenza Achille Variati e in Sardegna (anche se non immortalato da una foto!) il Sindaco di Cagliari Massimo Zedda.
Moltissimi poi i Sindaci di centri più piccoli che hanno voluto far sentire la propria voce: tra questi ricordiamo Claudio Bizzozero di Cantù (CO), Maurizio Mangialardi di Senigallia (AN), Antonio Trebeschi di Collebeato (BS), Mauro Alessandridi Monterotondo (nonché Vice Sindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale), Elena Carletti di Novellara (RE), Carlo Della Pepa di Ivrea (TO).
La speranza ora è che questa grande azione di sostegno da parte di Amministratori locali tutta Italia, che si accompagna allo sforzo per la Campagna messo in atto su tutti i territori da numerosissime associazioni appartenenti alle Reti promotrici, venga preso in considerazione positivamente dal Parlamento italiano. Al quale “passerà la palla” di questo percorso e di questa proposta, una volta presentate formalmente alla Camera dei Deputati le firme per la Legge di iniziativa popolare. I promotori della Campagna e tutti coloro che sognano un’altra difesa possibile sperano ci sia una risposta positiva, sapendo però con certezza di avere numerosi alleati nelle città e nei paesi d’Italia.