A fronte di una situazione eccezionale e senza precedenti come si sta verificando nel mediterraneo, serve una risposta mondiale, siamo pronti ad agire ma non possiamo farlo da soli, abbiamo bisogno di partnership, deve essere uno sforzo comune e globale. Per risolvere l’emergenza degli immigrati nel Mediterraneo, ha continuato Mogherini è necessaria una solidarietà condivisa, un’azione di lungo periodo insieme ad un’azione immediata. L’Ue è pronta a fare la sua parte.
E’ quanto ha affermato l’alto rappresentante per la politica estera Federica Mogherini, lanciando un appello davanti al consiglio di sicurezza dell’ONU.
Per la fine di maggio la Commissione Ue sta lavorando a un piano di “redistribuzione” fra gli Stati membri degli “immigrati che siano in evidente bisogno di protezione internazionale”. Questo è quanto previsto nella bozza dell’agenda dell’Unione Europea sull’immigrazione.
La bozza dovrà essere discussa e approvata mercoledì prossimo dal Collegio. L’obiettivo, si legge, è “assicurare una partecipazione equa ed equilibrata di tutti gli Stati a questo sforzo comune”.
Gli Stati che riceveranno i migranti “saranno responsabili dell’esame della richiesta di asilo in accordo con le regole e le garanzie stabilite” recita la bozza a cui è ancora possibile apportare cambiamenti.
La redistribuzione sempre secondo il documentò si baserà su criteri “come il Pil, la popolazione del Paese, il tasso di disoccupazione e sul numero di richiedenti asilo accolti in passato”. La bozza prosegue, “questo passo sarà precursore di una soluzione duratura”.
L’Ue, “ha bisogno di un sistema permanente di condivisione delle responsabilità fra gli Stati membri per gli elevati numeri di rifugiati e richiedenti asilo e per questo entro la fine dell’anno la Commissione predisporrà norme per un sistema di redistribuzione obbligatorio e automatico”, in modo tale conclude la bozza, che “quando si sviluppi un afflusso di massa”, le persone che ne hanno diritto siano “distribuite all’interno dell’Unione”.
Anche la Libia attraverso i propri rappresentanti fa sentire forte la sua voce esprimendo la necessità di una decisione condivisa con la Libia stessa per fronteggiare la questione dei migranti. ” Sui migranti nessun intervento dettato dalla forza e comunque non senza prima aver coinvolto la LIbia” ha ribadito con forza il comandante dell’esercito regolare il generale Khalifa Belqasim Haftar.