James Edward Meade ha vinto il premio Nobel per l’Economia nel 1977 e ha sostenuto la necessità di istituire un reddito di cittadinanza per riuscire a realizzare un sistema economico migliore.
Meade non inventava e non utilizzava strumenti specialistici, ma si considerava un sistematore di strumenti (“a tool setter”), cioè un economista specializzato nella generalizzazione. Secondo James Meade “l’economista è un tecnico, ma fabbrica e mette a punto strumenti per decisioni che non sono tecniche, poiché la scelta degli obiettivi in definitiva non dipende da lui. Il suo compito è rendere il più possibile chiare le premesse e le conseguenze di scelte più consapevoli… spetta ai politici, non all’economista, il compito veramente difficile” (p. 15).
Il grande economista britannico riteneva che nelle condizioni attuali delle società moderne, “caratterizzate da una pesante disoccupazione e da una notevole innovazione tecnica mirante a sostituire il lavoro con dei macchinari [e con robot giganteschi e potentissimi], la piena occupazione in condizioni concorrenziali può voler dire un aumento [troppo grande e troppo costante] nella percentuale di reddito che va a vantaggio dei profitti” (1995, p. 64). Questa situazione comporta un crollo della domanda di beni e servizi e condanna ogni sistema economico a gravi crisi cicliche, più o meno durature, che causano l’infelicità di milioni di persone e la felicità di poche decine di banchieri che grazie alla conseguente situazione di crisi di persone ricche e meno ricche, riescono a comprare quasi tutto quello che vogliono a prezzi bassissimi.
Quindi dovrebbe “esistere un qualche meccanismo esterno alle imprese singole che garantisca a tutti i lavoratori un reddito” e a tutti i cittadini un sostegno per la sopravvivenza. Per quanto riguarda i paesi membri dell’Unione Europea potrebbe essere istituita una tassa a livello europeo in modo da garantire un reddito di base a tutti i cittadini dei paesi membri (p. 187). La cosa potrebbe risultare molto semplice se si eliminano quasi tutte le forme di sovvenzioni aziendali sbagliate (soprattutto quelle durature), anche perché dovrebbero essere i soldi spesi dai cittadini a decidere quali aziende devono sopravvivere e quali invece sono destinate a fallire.
Comunque un altro modo per finanziare il reddito di cittadinanza potrebbe essere quello di tassare la pubblicità (James Meade) e le telecomunicazioni telefoniche, che nella maggiori parte dei casi rappresentano uno spreco di tempo e di denaro, soprattutto per la comunità. In effetti in circa il 75 per cento dei casi si parla per spettegolare e fare pubblicità comporta un forte inquinamento mediatico, visivo e uditivo, che ci deruba dell’attenzione da dedicare a scopi molto più importanti nella vita privata e nel lavoro.
Pensiamo poi al grande spreco economico e sociale: una quantità molto elevata di risorse viene sprecata, “perché A spende dei soldi per attrarre i clienti di B, mentre B spende dei soldi per attrarre i clienti di A, senza che nessuno dei due ne tragga un gran vantaggio”. Infine ricordo che è sempre il cliente finale che paga tutti questi sprechi quando acquista il prodotto o il servizio sovraccaricato di costi pubblicitari. In realtà in un sistema economico più sano i consumatori possono permettersi di acquistare più beni e questo accade già quando andiamo in un supermercato in cerca di prodotti “anonimi” non gravati dalla pubblicità, che costano molto meno.
Per approfondimenti si consiglia la lettura di un saggio uscito nel 1995: “Libertà, uguaglianza ed efficienza” (Meade, Feltrinelli, in particolare si consiglia la pagina 225 e le seguenti).
Nota keynesiana – Ci sono alcuni pensatori coraggiosi, come Clifford Hugh Douglas, Mandeville, Malthus, www.gesell.it e Hobson, i quali, seguendo le loro intuizioni, hanno preferito vedere oscuramente e imperfettamente la verità piuttosto che perpetuare l’errore” (General Theory, citazione che viene approfondita nella pagina 21 del libro di Meade).
Nota personale – Anche il premio Nobel Maurice Allais era un sostenitore molto intelligente del reddito di cittadinanza: www.allais.info, http://allais.maurice.free.fr.