Di Stathis Diomidis
Inquietante rivelazione del giornalista Paul Mason su Channel 4. Sostiene che la Commissione europea, attraverso Declan Costello, ex Troika e ora a capo della Direzione generale per gli affari economici e finanziari, membro del team tecnico incaricato dell’osservazione della Grecia, ha inviato una lettera al Ministero delle finanze greco, esigendo che il Parlamento greco non voti il progetto di legge sulla crisi umanitaria e sul regolamento dei debiti scaduti nei confronti delle autorità fiscali e dei fondi assicurativi, un progetto di legge proposto per aiutare i contribuenti a pagare i loro debiti in 100 rate mensili. In particolare Costello fa sapere che se i progetti di legge non venissero esaminati da gruppi tecnici dell’UE, si dovrebbe dedurre che il governo greco, eletto legalmente, stia adottando azioni unilaterali. “Fare altrimenti sarebbe agire unilateralmente e in maniera frammentaria, il che non è coerente con gli impegni assunti, in particolare, durante l’Eurogruppo il 20 febbraio, e comporterebbe conseguenze”, ha aggiunto.
Con questo “veto – ordine – ricatto” la UE, totalmente sottoposta al duro espansionismo tedesco, dichiara ufficialmente guerra ai poveri e ai governi europei che abbiano il coraggio di dare sollievo in qualsiasi forma ai poveri e ai perseguitati.
Benché quasi il 20% dei cittadini europei e quasi il 35% dei greci vivano sotto la soglia di povertà, la direzione dell’Unione Europea tenta di vietare qualsiasi forma di sollievo agli indigenti. E naturalmente, nega il diritto di un governo legittimamente eletto di sostenere i poveri.
In precedenza, un olandese laureato in economia rurale e presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, dando il cambio a Schäuble, che non aveva esitato a parlare in modo dispregiativo e offensivo per il governo greco e il primo ministro, aveva agitato davanti alla Grecia lo spauracchio dello scenario cipriota. Non può accettare che il popolo greco abbia emarginato i suoi collaboratori, come Samaras, Venizelos e Hardouvelis, votando in modo opposto a quanto richiedeva.
Martin Schulz, Presidente del Parlamento europeo, dà il buon esempio, esigendo ad ogni occasione che il primo ministro greco siluri Panos Kamenos, leader del partito greco indipendente (ANEL) e ministro della difesa, e si coalizzi con il suo preferito Stavros Theodorakis, interferendo duramente negli affari interni del paese.
L’evoluzione attuale dimostra in maniera tragica come la visione dell’Europa dei popoli sia diventata un incubo e come l’ariete dell’espansionismo tedesco abbia imposto una “monarchia democratica” con l’élite tedesca come monarca.
Tentare di smantellare lo stato sociale in Europa è una scelta strategica dell’élite tedesca che userà tutti i mezzi, legali e illegali, per riuscirci. Ecco perché i popoli europei, solidali con il popolo greco, in questo momento minacciato ed esposto ad attacchi premeditati, devono resistere e lottare per la democrazia e la dignità, perché il totalitarismo è ormai imminente…
Traduzione dal francese di Giuseppina Vecchia per Pressenza