Renzi dice che se non passa l’Italicum il PD perde la dignità.
Noi della “Rete per una legge elettorale rispettosa dei cittadini/e e della Costituzione” affermiamo che con l’operazione Italicum il Pd ha già perso la sua dignità di partito democratico e popolare.
Non c’è alcuna dignità nel barattare il bene del Paese, bene comune, con l’interesse di una sola parte.
Non c’è alcuna dignità nello stipulare accordi segreti con chi ha dimostrato di avere una visione della politica, della morale e della giustizia lontano dalle regole del buon vivere civile.
Non c’è alcuna dignità nel voler cambiare, con una maggioranza raffazzonata e tenuta insieme solo da interessi di bottega, il quadro istituzionale italiano passando dalla democrazia parlamentare prevista dalla nostra Costituzione ad una democrazia fantoccio nelle mani del Primo Ministro e dei gruppi sociali e affaristici che rappresenta
Non c’è alcuna dignità nel volere un parlamento di nominati dalle segreterie costantemente ricattabili come dieci anni di Porcellum hanno tristemente dimostrato.
Non c’è alcuna dignità nell’arroganza e nel ricatto con cui è stato calpestato il ruolo del parlamento.
Non c’è dignità nelle riforme solo annunciate e mai concluse che si perdono nei 140 caratteri di twitter.
Non c’è alcuna dignità nel pasticciare con i conti dello Stato, sui tesoretti che vanno e vengono neanche fossero chimere.
Non c’è alcuna dignità nella demagogia e nel populismo che si concretizza in iniziative come gli 80 euro quando invece si dovrebbe puntare ad una vera riforma fiscale secondo l’articolo 53 della Costituzione.
Per riaffermare la dignità degli italiani la “Rete per una legge elettorale rispettosa dei cittadini/e e della Costituzione” composta da 27 gruppi tra cui Lista Civica Italiana, il 10 aprile ha lanciato una petizione al presidente della Repubblica per chiedergli di non abdicare al suo ruolo di difensore della Costituzione così come fece nella veste di giudice della Corte Costituzionale bocciando il Porcellum di cui l’Italicum è una diretta filiazione.
La “Rete per una legge elettorale rispettosa dei cittadini/e e della Costituzione” vuole una legge elettorale che renda ai cittadini la dignità di liberi elettori. La dignità di chi vuol essere padrone del proprio destino. La dignità di chi sa scegliere i propri rappresentanti. La dignità di chi non ha bisogno di tutori.
La petizione è ancora aperta e si trova qui http://www.
La “Rete per una legge elettorale rispettosa dei/delle cittadini/e e della Costituzione” è al fianco di chiunque si batta per la democrazia e quindi ha deciso di sostenere e far firmare anche quella del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale che si trova qui https://www.change.org/p/ai-
L’importante non sono le sigle, l’importante é fare rete per salvare la democrazia in Italia!
Della dignità e della Costituzione che Matteo Renzi calpesta ogni giorno noi facciamo la nostra bandiera perché crediamo che democrazia e dignità siano un binomio inscindibile e da subito inizieremo il lavoro per portare questa legge elettorale al cospetto della Corte Costituzionale.
I primi aderenti alla Rete sono:
ANPI Crescenzago (Zona 2 – Milano) , ANPI Nicolai Bujanov (Cavriglia – Arezzo) , ANPI – Sezione di Nova Milanese (Monza e Brianza) , Associazione ADUSA , Associazione Articolo 53 , Associazione Civica Mantovana , Associazione Energia Felice , Associazione Buonsenso e legalità , Centro Nuovo Modello di Sviluppo , Coordinamento Cittadini Liberi , CoscienzaComune , C.Z. – Umanisti Cremona, Decidiamolo Insieme , Democrazia in Movimento , Ecoistituto del Veneto “Alex Langer” , Free Italia , Gente di Sinistra , L’Altra Liguria , Le forme della politica , Lista Civica Italiana , Movimento dei Consumatori , Movimento Dipendenti Pubblici , Partito Meridionalista Italiano , Partito Umanista , Prima le Persone , Rete delle Alternative , VeneziAmbiente ,
La petizione al Presidente Sergio Mattarella é qui : http://www.
E’ possibile aderire alla Rete scrivendo a info@listacivicaitaliana.org
Motivazioni per cui la Rete è contraria all’Italicum
1) L’Italicum prevede che i capilista siano scelti dai segretari di partito così la maggioranza dei parlamentari – circa il 70% – sarà costituito da persone che saranno scelte più per la fedeltà al “capo” che per il loro valore. In questo modo la qualità del parlamento è ancora destinata a peggiorare.
2) Il premio di maggioranza è eccessivo. Il “trucco” del ballottaggio fra i due partiti più votati, entrambi minoritari, permette in ogni caso di assegnare a un partito che magari ha avuto solo il 25% dei consensi, il 55% dei seggi. Ciò impedirà la corretta rappresentazione delle diverse volontà degli elettori così il punto di vista di milioni di persone “resterà fuori” dal parlamento.
3) Con l’Italicum il voto dell’elettore che avrà votato il partito che vince varrà due o tre volte quello del partito che perde. La Costituzione prevede invece l’eguaglianza del voto degli elettori.
4) Il partito vincitore avrà troppa influenza sulla nomina degli organismi di garanzia come il Presidente della Repubblica e della Camera, il Consiglio Superiore della Magistratura e la Corte Costituzionale e quindi chi vince “piglia tutto” in barba ai corretti equilibri democratici.
Una legge istituzionalmente delicata come la legge elettorale dovrebbe essere portata avanti dai parlamentari (potere legislativo) non dal governo (potere esecutivo che al parlamento deve rendere conto) e dovrebbe essere il risultato di un costruttivo dibattito non della continua minaccia da parte del primo ministro di ricorrere al voto di fiducia o allo scioglimento delle camere.