Rappresentanti dei due gruppi di milizie ex-Seleka e Antibalaka che si affrontano in Centrafrica hanno firmato a Nairobi un cessate il fuoco. Un secondo documento prevede inoltre l’impegno dei due movimenti a sostenere la road map per la transizione del paese.
I negoziati, in corso da due mesi, sono stati condotti dal presidente keniano Uhuru Kenyatta, che ha messo in guardia le parti da possibili tentativi di far saltare l’intesa. “Molti – ha sostenuto – tenteranno di portare divisioni tra voi per il loro beneficio personale”. Un precedente accordo, firmato a fine gennaio sempre a Nairobi, era già fallito per l’opposizione del governo transitorio di Bangui e lo stesso mediatore ufficiale, il presidente del Congo Brazzaville Denis Sassou Nguesso, aveva sconfessato il documento.
Naturalmente, diversi sono gli auspici di Kenyatta per il cessate il fuoco appena siglato. “Lo spirito di fratellanza che avete sviluppato qui – è stata la sua esortazione alle fazioni coinvolte – dovrà durare anche nel forum di Bangui”, che dovrebbe segnare un’altra tappa della pacificazione nazionale ed è in programma a fine mese. Sull’esito dell’intesa resta comunque incertezza. Non è stata infatti formalmente firmata dagli ex presidenti François Bozizé (a lui, assente alla cerimonia, erano in passato vicini alcuni leader anitibalaka) e Michel Djotodia (già leader di Seleka, a Nairobi solo in veste di spettatore).