70 anni fa i nostri padri sono usciti da una sanguinosa guerra che ha distrutto paesi interi, annientato popoli portato oltre 50 milioni di morti e per la prima volta nella storia dell’uomo l’uso della bomba atomica sulla popolazione civile (Hiroshima e Nagasaky)
70 anni fa i nostri padri e i nostri nonni avevano visto così tanta violenza da ripromettersi sulle loro vite che le generazioni future non avrebbero più dovuto assistere agli orrori e alla follia della guerra, dell’uomo contro l’uomo, al razzismo, alla discriminazione, alla brutale violenza esercitata dal più forte sul più debole.
E così, profondamente segnati negli animi e nelle coscienze, ma finalmente in pace, donne e uomini sopravvissuti alla catastrofe si ritrovarono insieme per celebrare la pace e guardandosi nel profondo degli occhi andarono al di là delle loro apparenti differenze, al di là delle divisioni ideologiche e riconobbero l’uno nell’altro la stessa identica radice umana, riconobbero che abitavano tutti all’interno della stessa casa comune, fissarono bene nella loro coscienza quel momento e la certezza che l’unica strada che avevano davanti era di condividere insieme e in pace la stessa terra che li ospitava.
Così fecero un patto, una promessa…. Mai più guerre! Mai più uso della forza! Mai più violenza! Mai più discriminazione! E così per non scordarsi di questa promessa scrissero la Costituzione Italiana.
La Costituzione è un solenne patto stipulato fra libere donne e liberi uomini di buona volontà, una radice comune sancita fra credenti e non credenti, operai e imprenditori, studenti e lavoratori, classi abbienti e meno abbienti, laici e cristiani, comunisti e repubblicani, liberali e socialisti, conservatori e progressisti, parla di noi che siamo i figli di questa Costituzione, parla di amore, di nonviolenza, di non discriminazione, di diritti, di umanità, di umanesimo, di rispetto, di comprensione, di conoscenza, di consapevolezza, d’istruzione, di equità, di solidarietà, parla di ridistribuzione della ricchezza e di accettazione dell’altro in tutte le sue differenze che vanno valorizzate. Parla di accoglienza…
E’ stata scritta da coloro che hanno resistito a fame, bombe, persecuzione, esilio, violenze senza fine e a 25 anni di pensiero unico imperante.
E’ scritta con la compassione, la forza e l’intelligenza di chi ha meditato profondamente sulla vita, di chi ha visto la morte in faccia, è stata scritta per ricostruire un paese e quel che ne restava dopo 5 anni di orrori e venti anni di violenze materiali, ideologiche e striscianti.
E’ stata scritta per noi come lascito per una convivenza pacifica e nonviolenta all’interno della nostra stessa casa comune.
E’ stata scritta tenendo conto di tutti, in qualche modo anche di coloro la cui idea di sopraffazione era stata sconfitta e a cui come individui è stata offerta la possibilità di vivere e lavorare in pace per ricostruire il paese. E’ per questo che la nostra Costituzione è profondamente Nonviolenta perchè dopo la guerra tramite la Costituzione si è messo la parola fine a tutti i misfatti perpetrati in 20 anni si è rinunciato alle vendette e a nuove divisioni che avrebbero portato certamente ad un’altra guerra civile.
Con la Costituzione si è proposto di iniziare insieme un nuovo percorso. La Costituzione Italiana è nostra, è il patto che ci tutela, l’ultimo baluardo che ci separa da nuove guerre, da nuovi orrori da nuova miseria e ignoranza.
E’ attualissima perché parla di scuola pubblica, di beni comuni, di lavoro dignitoso, di dignità umana, di rispetto per noi stessi e per l’ambiente in cui viviamo.
Coloro che dietro l’urgenza ci dicono che la Costituzione è superata mentono sapendo di mentire.
Coloro che ci dicono che la Costituzione è un ostacolo allo sviluppo hanno molta malafede in cuor loro, sono come lupi travestiti da agnelli, ci parlano con parole ingannevoli e suadenti della necessità d’importanti “modifiche costituzionali”.
La realtà è che vogliono ritornare alla legge del più forte, al caos, alla violenza brutale imposta con armi, denaro e menzogne, al fascismo ideologico che si traduce in una sola persona che decide tutto e gli altri in silenzio e rassegnazione obbediscono.
Non facciamoci ingannare dalle apparenze di coloro che si nascondano dietro una casacca con su scritto “Democratico” perché di democratico in loro non c’è rimasto più niente.
Non abbiamo bisogno di cambiare la Costituzione, piuttosto abbiamo bisogno che sia applicata nella pratica, proprio a partire da coloro che ci governano e vorrebbero cambiarla.