Amnesty International ha condannato l’attacco armato di oggi (18 marzo, ndr) al museo del Bardo, al centro della capitale Tunisi, che secondo il primo ministro tunisino Habib Essid ha causato almeno 19 morti e un numero ancora maggiore di feriti. Secondo lo stesso primo ministro, tra le vittime vi sarebbero molti turisti stranieri, italiani inclusi, alle cui famiglie va la solidarietà di Amnesty International Italia.
L’organizzazione per i diritti umani ha definito l’attacco un segno d’infinito disprezzo per la vita e ha sollecitato le autorità tunisine ad assicurare che gli organizzatori e gli esecutori siano catturati e processati.
“Questo attacco mortale non deve compromettere quella che molti considerano la più positiva transizione dall’autoritarismo allo stato di diritto e al rispetto dei diritti umani nella regione” – ha dichiarato Hassiba Hadj Sahraoui, vicedirettrice del programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International.
“La migliore risposta a questa atrocità dovrebbe essere un processo equo per i responsabili. Il ritorno alle drastiche misure del periodo di Ben Ali, sinonimo di violazioni dei diritti umani, aumenterebbero solo la dimensione della tragedia odierna e farebbero probabilmente il gioco di chi vuole sabotare la transizione tunisina” – ha aggiunto Sahraoui.