Il processo di riconciliazione avviato dal presidente Mathripala Sirisena ha fatto cadere un altro ostacolo: l’inno nazionale potrà essere cantato anche in lingua tamil. Sirisena ha detto che farà revocare un divieto esistente dal 2010, quando il governo di Mahinda Rajapaksa aveva proibito alle scuole e ad altre istituzioni di utilizzare la versione tamil dell’inno nazionale :“ Sri Lanka Matha, Apa Sri Lanka”.
“Il presidente ha detto che diffonderà una circolare sottolineando che non vi è alcun divieto di cantare l’inno nazionale in tamil” ha detto Mano Ganeshan, leader del Fronte democratico popolare (Pdf). Fu nel 1951 che lo Sri Lanka, da poco indipendente, scelse la canzone in lingua cingalese di Ananda Samarakoon “Sri Lanka Matha, Apa Sri Lanka”, come inno nazionale insieme a una versione Tamil, “Sri Lanka Thaaye, Nam Sri Lanka”, composta dal poeta tamil M. Nallathambi. Per decenni, entrambe le versioni sono state cantate, anche se solo la versione singalese ha trovato posto nella Costituzione del paese.
E’ stata la vittoria delle Forze armate contro il gruppo separatista delle Tigri Tamil (Ltte), nel 2009, a spingere i partiti singalesi-nazionalisti, come il Fronte Nazionale della Libertà (Nff) e il Jathika Hela Urumaya (Jhu), a chiedere il divieto della versione tamil per il fatto che i paesi sanciscono l’uso di una sola lingua per cantare l’inno nazionale. Nel 12 dicembre 2010, il Ministro degli Interni W.D. John Senewiratne ha introdotto un decreto che vietava di cantare l’inno in tamil. Nelle zone tamil, le forze di sicurezza hanno insistito sull’uso della sola versione singalese e le obiezioni presentate dai leader tamil che in diversi paesi, tra cui il Canada e il Sudafrica, l’inno è cantato in diverse lingue, non sono mai state accolte.