L’annunciata intenzione del governo Renzi di sopprimere il Corpo Forestale della Stato è stata ribadita ieri con l’approvazione del DDL del ministro Madia da parte della Commissione Affari Costituzionali.
Nei mesi scorsi sempre il ministro Madia su pressione di Renzi, aveva lavorato alla preparazione di questo Disegno di Legge che ha come oggetto la riforma della Pubblica amministrazione.
Questo disegno di legge oltre ai vari ingiustificati tagli prevede anche la chiusura del Corpo Forestale portando i corpi di polizia da cinque a quattro.
E’ allucinante pensare che un corpo come quello della Forestale sia sopravvissuto per 192 anni, lasciandosi alle spalle grandi successi ed enormi difficoltà, l’unificazione d’Italia, 2 guerre, il passaggio alla Repubblica e svariate crisi, per arrivare ad essere soppresso dal governo di un ex-boyscout quale era Matteo Renzi, una volta cacciatore di piste e adesso a caccia di continui tagli e conseguenti riconoscimenti e medaglie per legittimare l’esistenza del suo governo, tengo a precisare da nessuno eletto.
La soppressione del CFS contenuta nel disegno di legge, sarà l’ennesimo spot elettorale di Renzi che potrà così realizzare nella sua presentazione, una bella slide con su scritto: “Ridotti i corpi di polizia.”
Quel che non dice è che la soppressione del Corpo Forestale non porterà a nessun reale risparmio, benefici in termini economici non ce ne saranno, in quanto i dipendenti del corpo verranno comunque accorpati alla Polizia Statale, ma andranno perse importantissime competenze e conoscenze specifiche legate al territorio e all’ambiente.
Basti pensare che solo l’ufficio per la biodiversità del CFS, una volta chiamato Azienda di Stato per le Foreste demaniali, attualmente gestisce 130 riserve naturali tra le più importanti in Italia. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, la foresta di San Antonio e Vallombrosa, l’Abetone, la Foresta di Tarvisio solo per dirne alcune. Così in cambio di zero risparmio lo smembramento di questo sistema gestito dal CFS avrebbe gravissime conseguenze sulla tutela ambientale.
Ma la conseguenza peggiore che seguirebbe dalla cancellazione del Corpo Forestale Statale, di cui pochissimi parlano, è che verrà fatto un vero proprio regalo alle ecomafie e agli inquinatori ambientali che della distruzione del territorio ne hanno fatto un business e una lucrosissima attività, naturalmente a danno della collettività. La Polizia Forestale in tutti questi anni è stata ed è di particolare aiuto ai magistrati che sono impegnati nelle inchieste sullo smaltimento illecito di rifiuti.
Grazie alla loro presenza e alla profonda conoscenza ambientale del territorio, negli anni si sono impediti danni e veri e proprio disastri ambientali. Sono molteplici le inchieste a cui il CFS ha partecipato a fianco della magistratura.
Così come sono molteplici le attività di prevenzione che compiono gli uomini del CFS come ad esempio il servizio di vigilanza e soccorso alpino, il controllo periodico e capillare dello stato di salute dei nostri corsi e bacini d’acqua dolce, la salvaguardia boschiva, l’insegnamento nell’ambito scolastico e civile delle buone pratiche ambientali, la realizzazione di progetti sperimentali per l’abbattimento delle emissioni gassose di CO2, lo studio e lo sviluppo di sistemi di riscaldamento a biomassa ed ecosostenibili.
In questi anni la Forestale inoltre è stata sempre più spesso impegnata su tutto il territorio nazionale nel verificare l’applicazione della normativa in materia OGM. In particolare nell’ultimo periodo l’attenzione dei forestali si è concentrata per impedire la semina di campi transgenici di mais e prevenire gli illeciti nelle contraffazioni agroalimentari presenti sul nostro territorio.
Il Ministro Madia e Il Primo Ministro Renzi, in vista delle prossime elezioni potranno aggiungere anche questa voce alla loro bella presentazione; naturalmente coi sentiti ringraziamenti delle ecomafie, degli OGM, dei distruttori e degli inquinatori del nostro territorio.