Dopo molti mesi di attesa, giunge oggi la sentenza del Tar di Palermo sul Muos in seguito al ricorso del Comune di Niscemi e degli attivisti No Muos contro la realizzazione delle mega antenne satellitari. Per i giudici il sistema di comunicazioni satellitari della Marina militare statunitense sarebbe pericoloso per la salute dei cittadini .
Ricordiamo che in questa lunghissima faccenda, mentre in un primo tempo il Governatore siciliano Rosario Crocetta aveva revocato le autorizzazioni per i lavori del Muos, successivamenre aveva scandalosamente e stranamente fatto dietrofront revocando la sua stessa revoca sulla base di una relazione dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e malgrado il parere contrario dei tecnici da lui stesso scelti come massimi esperti in materia. Tutto questo aveva dato definitivamente in via libera alla prosecuzione dei lavori di realizzazione del Muos presso la base della marina militare US all’interno della riserva naturale della Sughereta di Niscemi.
Oggi con la loro sentenza i guidici del Tar reputano lo studio dell’Iss insufficiente e semplificato. Infatti per i magistrati “l’Iss si è basato su procedure di calcolo semplificate che non forniscono accettabili indicazioni nell’ottica del caso peggiore. Il verificatore afferma che le problematiche riguardanti la mappa del campo elettromagnetico irradiato dalle parabole satellitari del Muos in asse, fuori asse e in particolare in prossimità del terreno, il livello del campo elettromagnetico irradiato dalle antenne della base Nrtf nel breve e nel lungo periodo, i possibili effetti causati dall’interazione di aeromobili con il fascio del Muos sono trattate rispettivamente dall’Iss, dall’Ispra e dall’Enav in maniera non esaustiva e come tale suscettibile di ulteriori doverosi approfondimenti».
Nella sentenza della prima sezione del Tar di Palermo si legge inoltre che lo studio dell’Istituto superiore di sanità costituisce un documento non condiviso da tutti i professionisti che hanno composto il gruppo di lavoro e risulta non condiviso proprio dai componenti designati dalla Regione siciliana, Mario Palermo e Massimo Zucchetti. I due esperti, con una loro autonoma relazione allegata allo studio Iss, evidenziano, fra l’altro, che rimangono aperte le valutazioni predittive in campo vicino, per le quali la stessa relazione principale dell’Iss dà atto trattarsi di un campo molto esteso vista la dimensione delle antenne e di non avere a riguardo informazioni specifiche. Inoltre, non sarebbe stata ben indagata nello studio Iss neppure la reale dimensione del rischio alla salute».
A supportare il parere dei giudici è l’analisi sulla pericolosità del Muos condotta dal professore Marcello D’Amore, esperto nominato dal Tar a seguito del ricorso del Comune di Niscemi. La finalità dello studio condotto da D’Amore è stata quella di effettuare un’ulteriore verifica da integrare non solo alla studio dell’Iss ma anche alle osservazioni dei due esperti Palermo e Zucchetti.
La sentenza dei giudizi amministrativi sottolinea infine che non solo l’autorizzazione paesaggistica concessa nel 2008 “sarebbe irrimediabilmente scaduta”, così come il nulla osta dell’Azienda Foreste demaniali, ma evidenzia la mancanza anche di “indagini preliminari circa le interferenze del Muos rispetto alla navigazione aerea relativa all’aeroporto di Comiso e studi in materia di tutela della salute dalle esposizioni elettromagnetiche e di tutela ambientale”.
E’ bene sapere che nella vicenda Muos ci sono altri quattro ricorsi in attesa di sentenza; oltre a quella pronunciata oggi che rimane comunque una sentenza di primo grado, si attende giudizio in merito al ricorso inerente la legittimità delle autorizzazioni per la costruzione del Muos, a due denunce per abuso edilizio fatte dall’associazione Rita Atria e ad una querela per falso in atto pubblico nei confronti del dirigente della Regione siciliana Gaetano Gullo e al sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano a Roma.
In tutta questa storia amministrativa e giudiziaria, il cui risultato in primo grado lascia soddisfatti, speranzosi e ancora fiduciosi negli organi giudiziari, allo stato dei fatti però il Muos è stato completato ed è già operativo.
Qui di seguito riportiamo la dichirazione rilasciata dal movimento No Muos (fonte loro pagine facebook):
Esprimiamo massima soddisfazione per l’esito dei ricorsi al Tar contro il Muos. Il tribunale amministrativo ha accolto le preoccupazioni che da anni i comitati No Muos denunciano sulla pericolosità dell’installazione militare. Nell’attesa di leggere il dispositivo completo della sentenza possiamo già affermare che non esistono più scuse per non agire.
Il Muos va fermato, spento e smantellato!
Una decisione di buon senso quella dei giudici di Palermo, dettata dall’enorme mole di studi sulla pericolosità dell’impianto presentati dai legali del movimento No Muos. Ci auguriamo che adesso venga rispettata dalla politica e dalla magistratura una decisione chiara e inequivocabile: il Muos va fermato perché pericoloso e illegittimo. Un ringraziamento particolara va al team legale che ci ha seguiti, agli avvocati Nicola Giudice, Nello Papandrea e Paola Ottaviano. Inoltre rinnoviamo la stima e la gratitudine al team di esperti che, grazie all’incessante lavoro, ha permesso di far emergere a galla la verità sulla pericolosità dell’impianto. Grazie a Massimo Zucchetti, Massimo Coraddu, Fiorenzo Marinelli e tutti gli scienziati del movimento No Muos.
La lotta non finisce qui: c’è il Muos da spegnere, le antenne NRTF da smontare. Si tratta comunque di una decisione storica e una vittoria importante contro la devastazione e militarizzazione del territorio.