Fonti interne ai leader dei talebani afghani hanno detto che i loro negoziatori per la programmazione di possibili colloqui di pace sono in Qatar dove oggi e domani si incontreranno con funzionari degli Stati Uniti. I precedenti tentativi di negoziare la fine della guerra si sono rivelati infruttuosi, ma gli ultimi segnali, dati da parte della leadership talebana afghana e dal presidente Ashraf Ghani, hanno fatto nascere nuove speranze. Dal suo insediamento alla fine dell’anno scorso, Ghani ha cercato il sostegno del Pakistan e della Cina per portare i talebani al tavolo dei negoziati.
“Hanno espresso la loro disponibilità all’incontro e ci saranno progressi in marzo. Ma queste cose non sono così facile e veloci” ha detto ai media Raheel Sharif, funzionario vicino al capo dell’esercito del Pakistan. “La sede è ancora da decidere. Preferibilmente Islamabad, Kabul, Pechino o Dubai ” ha detto un diplomatico, a Kabul, avvertendo che eventuali colloqui potrebbero dipendere dal leader dei talebani, Mullah Mohammad Omar che non è stato più visto dal 2001. Inoltre, anche se i colloqui sono aperti, non è chiaro se la leadership dei talebani è unita abbastanza per porre fine ai combattimenti.
Un membro anziano della “Quetta Shura”, il consiglio direttivo della talebani, ha confermato ai media pakistani la notizia, dicendo che la partenza di Hamid Karzai, come presidente, ha contribuito a spianare la strada.