C’è una singolare similitudine tra quello che accadeva una volta nei luoghi di culto cristiani e quello che accade oggi negli attuali luoghi di culto per eccellenza ovvero le banche e i loro templi dedicati al culto del “dio denaro”.
Gli antichi testi sacri una volta erano scritti e letti in latino, accadeva così che al “volgus” ovvero al popolo fosse negato capire quanto veniva detto durante le funzioni religiose. La comprensione della messa e i messaggi in essa contenuti erano negati alla massa che parlava unicamente il “volgare” ed era invece prerogativa di pochi edotti per lo più “ricchi” che avevano potuto studiare l’antica lingua latina. Per poter comprendere la messa si dovettero aspettare molti secoli, esattamente l’anno 1962 e la riforma del concilio Vaticano II,il quale, una volta abbandonato il latino fece tenere poi le funzioni religiose nelle rispettive lingue nazionali.
Qualche secolo dopo i moderni sacerdoti, grandi Guru dell’economia, dai loro “templi sacri” predicano al “vulgus “ in un linguaggio a noi sconosciuto, sempre pronti a coniare qualche nuovo vocabolo, i moderni sacerdoti ammansiscono le folle con il loro criptico linguaggio… “Spread” , Bond, Junk Bond, Assests investment, Capital Asset Pricing Model, Cartolarizzazione, Futures, Credit Default, Swap, ecc. In questi giorni è stato “rivelato” a noi del “vulgus”, un nuovo e arcano termine, “il Quantitative Easing”; più tardi ci ritorneremo.
La chiesa anticamente scandiva i tempi delle comunità, regolava la pubblica morale, influenzava usi e costumi, deteneva il potere spirituale attraverso il quale esercitava anche quello temporale. Oggi i “sacri magister” dell’economia dettano le regole del mercato, del lavoro, determinano il livello di vita collettivo, i salari, la loro sacra dottrina ormai acclamata da decenni esercita potere assoluto sugli Stati di diritto che non realizzano nemmeno più un bagno pubblico senza prima chiedere il permesso prima alla BCE, chi non fa i “compiti” viene punito chi si assoggetta viene assolto ( pagando però prima un alto tasso d’interesse).
I fedeli, un tempo con la promessa di un’eterna vita ultraterrena, riempivano i luoghi di culto e seguivano, almeno esteriormente, dettami e regole dell’organizzazione ecclesiale. Anche noi odierni e devoti fedeli di questa nuova dottrina ispirata al “dio denaro” ci rechiamo settimanalmente nella moderna casa dei “Signori” in visita ai “sacri templi del denaro”, le banche. E’ lì che riponiamo la nostra fede e preghiamo per una vita molto più terrena anche se un po’meno eterna ma che ci consenta di mantenere un livello di vita dignitoso; è in questi moderni templi che vengono accreditati i nostri stipendi (chi ha la fortuna di averlo) le nostre pensioni ed è sempre lì che invece viene addebitato il nostro affitto, per i più fortunati il mutuo, le nostre bollette, il nostro”leasing”.
Per coltivare la speranza di avere una “vita dignitosa”, chiaramente bisogna comportarsi bene però, mettere fede nel comandamento principale della neo dottrina economica, ovvero disinteressarsi degli altri, guardare sempre avanti mai intorno, pensando agli interessi propri, sopra ogni cosa adorare il “dio denaro” esattamente nello stesso modo che la sacra dottrina del libero mercato in questi anni ci ha tanto bene insegnato. La dottrina del libero mercato recita anche di guardarsi bene da sentimenti di solidarietà, di condivisione, in quanto pericolose tentazioni che ci allontanano dalla “retta via” e di scacciare “il maligno” che appare a noi sotto le sembianze dei beni comuni e della proprietà pubblica. Pensa poco e laborat fratello, non importa a che condizioni né a che prezzo, tu laborat (almeno finché puoi).
Ma ritornando come promesso al Quantitative Easing, questo arcano termine in “volgare” altro non significa che “Produrre grossi quantitativi di denaro”. Si perché le ultraterrene banche tutto possono, non hanno limiti alla creazione del credito né del debito. E così, ecco a voi il grande miracolo, il Quantitative Easing, la moltiplicazione dal nulla dei denari e anche dei debiti.
Ed ecco che la buona novella del “Bazooka del Quantitative Easing”, si diffonde e viene narrata dai principali quotidiani nazionali, la cui proprietà per l’appunto appartiene a quell‘1% più ricco del paese. Un modesto 1% che in questi anni ha aumentato le proprie fortune in maniera esponenziale, mentre la “crisi” e le “austerità” hanno cancellato il presente e il futuro di milioni di persone, col loro sogno di una vita dignitosa.
C’è una parte della “buona novella” che ovviamente gli ispirati commentatori si guardano bene dal raccontarci, il Quantitative Easing, dopo la creazione dell’Euro, è la seconda più grande truffa della storia europea. Gli oltre mille miliardi “miracolosamente apparsi” dal QE sono denaro “creato dal nulla”. Solo che purtroppo invece che essere dato agli Stati e all’economia reale viene regalato alle Banche.
In pratica oggi più che mai si afferma che gli Stati democratici nati sulle macerie della Seconda Guerra Mondiale stanno totalmente inermi al di sotto del sistema economico e finanziario. E’ la grande dottrina economica che decide se, come e quando prestare questo denaro miracolosamente apparso dal nulla, denaro che come sempre finirà nelle casse dello stesso 1% di cui sopra.
Ma seppur ben nascosto, con la manovra del QE c’è anche un’altro dato che viene rivelato, un’evidenza che i nostri occhi non riescono più a cogliere ormai abbagliati o meglio abbacinati dalle “tante buone novelle” che ci raccontano. Se le Banche, grazie a una sovranità e un’autorità che nessuno gli ha conferito, dal nulla possono creare denaro senza limiti, allora anche uno Stato sovrano dotato di una propria banca centrale che batta moneta potrebbe creare denaro che non può mai finire, denaro senza chiederlo in prestito a nessuno, soldi da immettere nell’economia reale senza tassare nessuno, né tagliare servizi, né le spese dello Stato per procurarseli.
Così quando ci raccontano che le scuole statali non possono più permettersi di comprare nemmeno la carta igienica e devono intervenire i genitori col contributo volontario, quando ci ripetono che il lavoro non c’è e quel poco che c’è è malpagato, quando tagliano di tutto dai posti letto negli ospedali, ai servizi di refezione scolastica, ai trasporti pubblici, quando dobbiamo pagare fino all’ultimo centesimo di tasse e anche oltre perché “i soldi non ci sono più”; quando ci convincono che la pensione è roba d’altri tempi e che le nuove generazioni non la vedranno mai, siamo vittime di questo grandissimo inganno.
Un grande inganno che nasconde un’implicita verità, il denaro ormai è totalmente svincolato dall’economia reale e anche dai beni rifugio come poteva essere un tempo con l’oro. Il Quantitative Easing di fatto dimostra che il denaro è virtualmente infinito, che esso viene creato dal nulla ed è utilizzato per finanziare solo il vertice della piramide sociale, il famoso 1% più ricco del pianeta. Lo stesso denaro non c’è mai per essere redistribuito agli Stati, né per aiutare l’economia reale e la società, anzi diventa sempre più arma di ricatto attraverso il quale s’incrementa il debito, si opprimono interi popoli, si diffondono l’instabilità, l’insicurezza e le guerre. L’altro 99% della piramide sociale, “il vulgus” deve solo, implorare, faticare, aver paura e sperare… forse.