Giovedì 15 gennaio 2015 alle 11 Amnesty International Italia svolgerà un sit-in di fronte all’Ambasciata dell’Arabia Saudita a Roma (via Pergolesi 9), per chiedere l’annullamento della condanna a 10 anni di carcere e a 1.000 frustate inflitta a Raif Badawi, il blogger dissidente giudicato colpevole nel settembre 2014 di aver offeso l’Islam sul suo forum online “Liberali dell’Arabia Saudita”.
È previsto che le 1.000 frustate siano eseguite con scadenza settimanale, 50 per volta. Le autorità saudite hanno reso noto che la seconda serie, dopo quella di venerdì 9, avverrà il 16 gennaio in una pubblica piazza di Gedda.
Fino a quando la fustigazione pubblica di Badawi, che ha compiuto 31 anni martedì 13 gennaio, andrà avanti, Amnesty International Italia ha deciso di protestare, alla vigilia di ogni nuova sessione di frustate, di fronte all’ambasciata dell’Arabia Saudita.
All’iniziativa hanno aderito la Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) e l’organizzazione per la libertà di stampa Articolo 21.
La moglie di Raif Badawi, Ensaf Haidar, rifugiata politica in Canada, ha detto ad Amnesty International: “Prova molto dolore dopo le prime 50 frustate, sta male, sono sicura che non sarà in grado di resistere a una seconda serie. Ho dovuto raccontare ai nostri figli cos’è successo, in modo che non venissero a saperlo dai compagni di scuola”.