Come di consueto ecco anche questa settimana la raccolta dei nostri migliori articoli: news, approfondimenti, opinioni, traduzioni, interviste e recensioni. Quello che è accaduto nel mondo con uno sguardo sempre attento alle realtà della pace e della nonviolenza. Continuate a seguirci anche sul nostro canale You Tube, sulla nostra pagina Facebook e sul nostro profilo Twitter.
Un’altra settimana d’informazione proveniente dall’Italia e dal resto del mondo nella quale la redazione di Pressenza ha dato spazio a notizie e a tematiche molto scottanti. Sul versante nazionale, le ultime mosse astute del premier Matteo Renzi che con l’Investment act intende trasformare in banche anche gli istituti di credito popolari, probabilmente l’ultimo anello di congiunzione attivo tra mondo finanziario e economia reale. Un ulteriore segnale forte da parte della classe dirigente italiana che sembra andare a nozze con quanto sostenuto nel rapporto-denuncia di Oxfam in merito alla concentrazione di ricchezza a livello planetario. Oggi più che mai, infatti, dati alla mano, l’1% della popolazione mondiale possiede una ricchezza superiore rispetto a quella del resto della popolazione del pianeta. Ed ecco nuovamente la contrapposizione tra l’insaziabile e famelico 1% che avidamente mira a mettere ai margini il 99% della popolazione capace a volte di organizzarsi e controbbattere così come dimostra la lettera aperta, da noi pubblicata, che reclama con veemenza al Presidente del Consiglio Renzi i diritti alla terra, la salvaguardia dei beni comuni e il rispetto della sovranità alimentare.
Sul fronte internazionale, è il caos in Yemen dove, dopo il colpo di stato delle milizie Huthi, nelle ultime ore, il paese è in piena crisi istituzionale con le dimissioni del Presidente della Repubblica Abd-Rabbu Mansur Hadi e dell’intero governo. Critica anche la situazione in Ucraina dove si è assistito nel corso della settimana all’intensificarsi di violentissimi scontri tra le truppe ucraine, appoggiate dalla Nato, e quelle filorusse, supportate dalla Russia, in un quadro internazionale che vede la compiacente Europa far finta che non ci sia in atto alcuna guerra in seno al continente. Ma ci sono anche delle ottime notizie che sono state oggetto della nostra attenzione. L’annuncio della fine dell’epidemia dell’Ebola in Mali dopo che da ormai da oltre quaranta giorni non ci sono stati nuovi contagi. L’ascolto e l’apertura al dialogo del governo algerino nei confronti della popolazione che protesta contro i piani di sfruttamento del gas di scisto. La riduzione di stipendio dei parlamentari del Burkina Faso dopo la protesta dei movimenti dei cittadini. La campagna sui diritti delle donne e delle bimbe lanciata in India dal premier Modi.
Troverete tutto questo e tanto altro nei nostri articoli di questa settimana
Il video della settimana
Un viaggio di 3 minuti attraverso gli ultimi 250 anni della nostra storia. A partire dagli anni ’50 del Novecento, la Terra è entrata in una nuova era, denominata Antropocene, a causa della “Grande Accelerazione” dell’attività umana, soprattutto quella economica, che rappresenta la causa principale del cambiamento del sistema Terra, inteso come somma dei processi fisici, chimici, biologici ed umani in interazione tra loro.
Il libro di Pressenza
Multimage è lieta di annunciare l’uscita del libro di Olivier Turquet “Interviste per cambiare il mondo”.
Olivier Turquet raccoglie in un solo volume le sue migliori interviste realizzate nel corso di una lunga carriera di “giornalista militante”; da due preziose interviste al fondatore del Movimento Umanista, all’intervista a sé stesso nei panni di un Indiano Metropolitano; ed ancora le intervista a persone provenienti da numerosi mondi (cultura, politica, arte, giornalismo, cinema) a cui è stato chiesto come cambiare il mondo. Un libro di Pressenza, l’agenzia internazionale per la Pace, la Nonviolenza, l’Umanesimo, la Nondiscirminazione.
Il libro esce in formato elettronico (epub) inaugurando la collana “I Libri di Pressenza”. Il libro è acquistabile qui:
https://www.bookrepublic.it/
News
Dall’Italia
Foto di Archivio Pressenza
Le banche, Renzi e la sottomissione: il governo Renzi ha annunciato una novità nel prossimo decreto “Investment act”; 18 mesi di tempo affinché i 10 principali Istituti di credito popolari si trasformino in SpA. Alcuni dei principali giornali lo hanno scarsamente commentato, altri, quelli più allineati, lo hanno rivenduto come un fatto positivo. La tecnica di Renzi è sempre la stessa, far passare come una cosa positiva quello che è tranquillamente definibile come un ulteriore restringimento di un cappio che si sta serrando intorno al nostro collo. (Di Luca Cellini)
Milano, presidio e flash mob contro l’omofobia: Su Milano le previsioni meteo promettono pioggia, ma noi sfidiamo la sorte e decidiamo di lasciare l’ombrello a casa. Nel Palazzo si discute infatti sulla difesa della famiglia “naturale”: un’ignorante querelle che sotto la patina da Mulino Bianco cela l’orrore di terapie psichiatriche volte a “curare” l’omosessualità. Il tutto ci ricorda un po’ i fratelli e le sorelle torturati da scienziati folli e morti nei lager nazisti insieme agli ebrei, proprio perché al petto portavano un triangolo rosa. (Di Alessia Fabbrizi)
L’iniziativa della settimana
(Foto di www.right2water.eu)
Lettera aperta a Renzi sull’Expo:“Allo stato attuale la produzione agricola mondiale potrebbe facilmente sfamare 12 miliardi di persone… si potrebbe quindi affermare che ogni bambino che muore per denutrizione oggi è di fatto ucciso” Jean Ziegler, già Relatore Speciale delle Nazioni Unite sul diritto al cibo.Signor Presidente del Consiglio, i giornali ci informano che lei sarà a Milano il 7 febbraio per lanciare un Protocollo mondiale sul Cibo, in occasione dell’avvicinarsi di Expo. Ci risulta che la regia di tale protocollo, al quale lei ha già aderito, sia stata affidata alla Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition. Una multinazionale molto ben inserita nei mercati e nella finanza globale, ma che nulla ha da spartire con le politiche di sovranità alimentare essenziali per poter sfamare con cibo sano tutto il pianeta.EXPO ha siglato una partnership con Nestlè attraverso la sua controllata S.Pellegrino per diffondere 150 milioni di bottiglie di acqua con la sigla EXPO in tutto il mondo. Il Presidente di Nestlé Worldwide già da qualche anno sostiene l’istituzione di una borsa per l’acqua, così come avviene per il petrolio. L’acqua, senza la quale non potrebbe esserci vita nel nostro pianeta, dovrebbe quindi essere trasformata in una merce sui mercati internazionali, a disposizione solo di chi ha le risorse per acquistarla. (Di Vittorio Agnoletto)
Appello per il riconoscimento dello Stato di Palestina: Decine e decine di organizzazioni della società civile hanno deliberato formalmente attraverso i loro gruppi dirigenti e le assemblee dei soci di riconoscere lo stato di Palestina, come condizione indispensabile e quale contributo alla causa della pace e della giustizia in quella regione. Queste dichiarazioni sostengono e integrano la richiesta che il Parlamento italiano riconosca lo stato di Palestina, come hanno già fatto precedentemente 134 stati e per ultimo il governo svedese, la Camera dei Comuni inglese ed i parlamenti di Francia e Spagna, sottoscritta da oltre 120 associazioni appartenenti a significative reti pacifiste italiane (Rete della Pace, Rete Italiana Disarmo, Sbilanciamoci!), dalle confederazioni sindacali, attraverso una lettera aperta a governo e Parlamento, da raccolte firme e da significative prese di posizione del mondo politico e della cultura. (Di Rete della Pace – Rete Italiana Disarmo – Sbilanciamoci!)
Dal Resto del Mondo
Il focus sulla situazione in Yemen
Foto di Domenico Musella
Yemen: dimissioni del presidente e del governo: Dalla violenza nelle strade, lo Yemen è rapidamente passato alla crisi politico-istituzionale. Oggi si sono dimessi, in rapida successione, prima il capo del governo Khaled Bahah con tutti i ministri del suo esecutivo e poi il presidente della repubblica Abd-Rabbu Mansur Hadi. (Di Redazione Italia)
Yemen: il colpo di stato dei ribelli: La situazione resta confusa nella capitale dello Yemen, ma Sanaa è ormai in mano ai ribelli sciiti che si sono impossessati del palazzo presidenziale, attuando così il colpo di stato. “Sono dentro”, sono le parole del colonnello Saleh al-Jamalani, comandante delle guardie presidenziali, riferendosi ai miliziani houti entrati nel palazzo presidenziale. I ribelli alla fine sono riusciti ad occupare la sede governativa dopo violenti scontri con la guardia presidenziale e dopo aver bombardato anche l’abitazione del presidente Abed Rabbo Mansour Hadi, che ha fatto perdere le sue tracce. (Di Avanti On Line)
Yemen: Premio Nobel per la Pace Karman dice no al colpo di stato: “Presidente Hadi, apprezziamo il suo risoluto rifiuto del ricatto delle prepotenti milizie armate sostenute dallo spodestato Ali Saleh. Non hanno ancora nominato un altro presidente, anche se assediano la sua casa, perché sanno bene che il potere e le fonti di ricchezza sono ben lontane dal loro colpo di stato e che la stragrande maggioranza della gente è contro di loro. Per quanto sembrino potenti, ha ancora molte opportunità. Per vincere bisogna essere pazienti. ” (Di Redazione Italia)
Le altre notizie dal mondo
Foto di Sami Sarkis
India: Modi lancia campagna “Salva la figlia-Educa la figlia”: Lancianco la campagna nazionale “Beti Bachao, Beti Padhao” (Salva la figlia, Educa la figlia), a Panipat, nell’Haryana, stato con uno dei più poveri dati di rapporto tra i sessi (879 femmine su 1.000 maschi, secondo il censimento del 2011), il primo ministro Narendra Modi ha accusato i medici di indulgere in feticidio femminile, dicendo il loro “peccato” è un “tradimento” contro la società. (Di Misna Missionary International Service News Agency)
Rojava: dichiarazine della delegazione accademica in visita: La battaglia per Kobani, iniziata nell’estate 2014, ha portato all’attenzione del mondo l’opposizione curda alle brutali forze che si definiscono Stato Islamico (IS o ISIS). Contrariamente alle aspettative di molti, le forze di difesa sono riuscite a respingere gli attacchi, non soltanto dell’IS, ma anche del Fronte al-Nusra e del regime di Assad negli scorsi due anni e mezzo. E’ meno noto, tuttavia, il fatto che i residenti delle aree prevalentemente curde, della Siria settentrionale e nordorientale si siano costituite come una nuova entità politica che chiamano Rojava, che comprende tre cantoni autonomi, uno dei quali è Kobani. Lì hanno intrapreso, secondo tutte le apparenze, una rivoluzione sociale e politica, caratterizzata da notevoli tentativi verso la parità di genere e l’auto-governo democratico. (Di Z-net Italy)
“Guerra al terrore”, rapporto Senato Usa: i governi europei devono agire: A seguito del rapporto reso parzialmente pubblico dal Senato Usa il 9 dicembre 2014, Amnesty International ha chiesto oggi ai governi europei che cooperarono al programma di detenzioni segrete, interrogatori e torture della Cia nell’ambito della “guerra al terrore” degli Usa, di agire con urgenza per portare i responsabili di violazioni dei diritti umani di fronte alla giustizia. (Di Amnesty International)
Escalation del conflitto nell’Ucraina orientale, numerosi morti tra i civili: Il 18 gennaio le forze armate ucraine hanno ricevuto l’ordine di attaccare pesantemente le posizioni dei separatisti filorussi nell’est del paese nel tentativo di riprendere il pieno controllo dell’aeroporto di Donetsk e delle zone circostanti. In precedenza, le forze filorusse avevano ignorato l’ultimatum di lasciare l’aeroporto e avevano attaccato le postazioni dell’esercito ucraino. A seguito della nuova escalation del conflitto nelle regioni orientali dell’Ucraina, Amnesty International ha rinnovato l’appello alle due parti affinché proteggano la popolazione civile. (Di Amnesty International)
Ucraina: Testimonianza di Medici Senza Frontiere: “I combattimenti sono quotidiani e negli ultimi giorni sono particolarmente intensi. Migliaia di persone hanno dovuto lasciare la loro casa e alcune zone sono molto pericolose. La popolazione civile rischia di essere coinvolta nei tiri di artiglieria e lanci di mortai. Ci sono bombardamenti indiscriminati anche in aree non direttamente interessate dalle operazioni militari.” (Di Medecins sans Frontieres)
Gas di scisto: dialogo manifestanti governo: Il governo algerino ha inviato un rappresentante a In Salah, per ascoltare le richieste della popolazione che protesta contro i piani di sfruttamento del gas di scisto nell’area. Il generale Abdelghani Hamel, direttore della sicurezza nazionale, ha incontrato domenica per tre ore i rappresentanti dei gruppi che manifestano da 20 giorni utilizzando lo slogan “Disobbedienza civile”. (Di Misna Missionary International Service News Agency)
Ebola: il Mali dichiarato fuori pericolo: L’epidemia di ebola in Mali è ufficialmente terminata. L’annuncio è stato dato dal governo e dalla missione Onu nel Paese, dopo quarantadue giorni (il doppio del periodo massimo d’incubazione) senza nuovi contagi. (Di Misna Missionary International Service News Agency)
Burkina Faso: parlamentari si dimezzano stipendio: I deputati del parlamento del Burkina Faso hanno deciso di dimezzare il proprio stipendio, dopo una protesta dei movimenti dei cittadini che avevano giudicato il salario di tremila dollari al mese un “abuso di potere”. (Di Africa News)
Amburgo, via le automobili nel giro di 20 anni: Si chiama Grünes Netz ed è un progetto di riorganizzazione della città che prevede l’unione di vie pedonali e piste ciclabili. Obiettivo ambizioso quello di eliminare del tutto le automobili. (Di Il Cambiamento)
La vera ragione dell’invito di Bibi agli ebrei francesi a trasferirsi in Israele: Ancora una volta gli attacchi in Francia hanno fornito a Benjamin (Bibi) Netanyahu l’occasione per far combaciare il titolo di Primo Ministro con il ruolo immaginario di supremo capo del popolo ebraico. Per questo invita gli ebrei francesi a immigrare in Israele. (Di +972 Magazine)
Monti Nuba: bombardato l’ospedale di MSF: “Un bombardamento deliberato e mirato di un ospedale civile, parte di una campagna tesa a terrorizzare la popolazione”: Medici senza frontiere (Msf) ha definito in questi termini il raid aereo che ha colpito una sua struttura nella regione dei Monti Nuba. (Di Misna Missionary International Service News Agency)
Una manciata di gruppi privati possiede la maggior parte della terra in Europa: Dinamiche nascoste che pochi conoscono ma che sono state rivelate dal rapporto “Land concentration, land grabbing and people’s struggles in Europe”, 25 autori che hanno esaminato la situazione di 11 nazioni: una manciata di gruppi privati possiede un’estensione enorme di terre in Europa. (Di Il Cambiamento)
Inchiesta preliminare per presunti crimini d’Israele: La Procura della Corte penale internazionale (CPI) dà il via ad un’inchiesta preliminare sulla situazione palestinese. L’inchiesta preliminare ha lo scopo di stabilire se lo stato israeliano abbia compiuto crimini contro il popolo palestinese, al seguito dell’inchiesta verrà deciso se ci sono i termini per aprire una vera e propria indagine, a cui potrebbe seguire un vero e proprio processo nei confronti d’Israele. Nel caso venga istituito un processo si aprirebbe un precedente storico essendo la prima volta in cui Israele sarebbe processato per crimini contro la popolazione. (Di Redazione Italia)
Opinioni
(Foto di Thierry Ehrmann via flickr.com)
Il pugno di Bergoglio: Anche il Papa è discutibile. Una sua recente frase ha suscitato polemiche ed interpretazioni diverse. Qualcuno ha detto che il richiamo al “pugno” potrebbe essere inteso come legittimazione della violenza. A me non pare. L’esegesi di un testo comincia dal contesto. In questo caso si tratta di un dialogo con i giornalisti, durante un lungo viaggio aereo. Dunque non una frase inserita in un’Omelia, o in un discorso ufficiale dal soglio di San Pietro, o in un’Enciclica, ma poco più che una chiacchierata. Un contesto “laico”, come spesso ci ha abituati Papa Francesco, avvallando l’idea che il suo pensiero personale va disgiunto da quello della Dottrina. Si sta parlando dei tragici fatti di Parigi, della strage alla redazione di Charlie Hebdo, della libertà di espressione e di satira anche sulla religione. La frase incriminata testualmente dice:“… è vero che non si può reagire violentemente… ma se il dottor Gasparri, grande amico, dice una parolaccia contro la mia mamma… ma gli aspetta un pugno… è normale … non si può provocare, non si può insultare la fede degli altri …”. (Di Mao Valpiana)
Je suis … un hypocrite!: All’indomani dell’attacco alla redazione di CH già alcuni autorevoli analisti inserivano l’attentato nel quadro dei conflitti per la leadership tra gruppi di potere in Medio Oriente, con responsabilità indirette di vari servizi segreti occidentali e evidenziando come la redazione di CH risultava essere, tutto sommato, soltanto l’obiettivo più eclatante e più facile per la propaganda interna. La risposta popolare, dopo la strage, non si fece attendere. Quasi immediatamente dopo l’attacco già migliaia di persone si riunivano in diverse piazze francesi e davanti le ambasciate di Francia delle principali capitali, per manifestare solidarietà per le vittime e sdegno per l’infame attentato.In tutto il mondo un semplice slogan, l’ormai celebre “Je suis Charlie”, riunì milioni di persone. (Di Vito Correddu)
Hrant Dink: un uomo che parlava di pace: Il 2015 è il centesimo anniversario di una tremenda macchia per l’umanità ed io sono nato e cresciuto in un paese in cui abbiamo vissuto particolarmente questa profonda ferita. I miei compagni di classe, i miei vicini, i miei amici Alen, Garen, Kirkor, Natalia e Serço quest’anno si ricorderanno forse almeno per la quantesima volta di un passato difficile e triste e lo faranno continuando a vivere insieme ai figli ed ai nipoti degli assassini dei loro nonni. Continueranno a vivere, lavorare, amare, correre, mangiare, respirare, ridere, piangere e morire in un paese in cui i conti con il passato, purtroppo, non si fanno ancora in modo obiettivo. (Di Murat Cinar)
Approfondimenti
Foto di Dario Lo Scalzo
Ucraina, alias la guerra alle porte d’Europa: Nel totale silenzio dei mass media occidentali, in queste ore Stati Uniti e Russia si stanno fronteggiando militarmente alle porte d’Europa. Le truppe dell’esercito ucraino appoggiate e coordinate dalla Nato stanno attaccando le postazioni filorusse nel Donbass supportato dalla Russia. (Di Luca Cellini)
Oxfam: l’1% della popolazione mondiale sempre più ricco: La ricchezza del mondo si concentra sempre più nelle mani di una élite di insaziabili individui. Le diseguaglianze sociali, finanziarie ed economiche si fanno sempre più evidenti e marcate ed è così che i ricchi sono sempre più ricchi mentre i poveri sono sempre poveri. Non è solo un modo di dire, non è neppure un’affrettata diceria popolare ma è la conclusione, confortata da numeri, denunciata dal rapporto dell’Oxfam diffuso il 19 gennaio 2015 e presentato alla vigilia del World Economic Forum di Davos. (Di Dario Lo Scalzo)
OGM, TTIP e diritto alla salute: Oggi in molti paesi è in corso una battaglia per decidere se permettere o proibire gli Organismi Geneticamente Modificati (OGM). In Russia il governo ha per mesi dibattuto con forza una loro possibile messa al bando. La Cina ha rifiutato le consegne statunitensi di mais in quanto contenevano OGM illegali della Syngenta. Il Brasile sta abbandonando la coltivazione della soia OGM per passare a quella Non-OGM certificata. Anche il governo indiano sta dando battaglia sulla materia. In Europa, nei giorni scorsi, è stata approvata la legge sulla messa al bando degli OGM. Gli Stati membri dell’Unione Europea potranno vietarne la coltivazione, anche se secondo Greenpeace, essi dovranno scontrarsi con molti ostacoli “burocratici” che una norma “lacunosa” come questa in oggetto ci pone davanti. (Di Luca Cellini)
L’economia illimitata: Per Thomas Hobbes ciascun individuo cede il diritto di autogovernarsi a un sovrano (quindi accetta di essere limitato) a condizione che anche gli altri membri della comunità facciano lo stesso (Leviatano). Questa è l’unica condizione che assicuri la pace e impedisca uno stato di guerra generalizzato proprio della primitività senza limiti. David Hume concepiva invece il processo auto ed etero-limitante come una convenzione. Ogni uomo accetta di riconoscere l’altrui proprietà, dunque di veder limitata la propria, per poter ricevere lo stesso trattamento dagli altri (Trattato sulla natura umana). (Di Matteo Volpe)
Traduzioni
(Foto di http://bit.ly/1wme83i)
Buona notizie dalla campagna Stop TTIP e CETA: L’iniziativa auto-organizzata dei cittadini europei contro il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) tra Stati Uniti e Unione Europea e il CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement) tra Canada e Unione Europea, accordi ancora da ratificare, ha superato 1 milione e 200.000 firme. Nonostante lo scarsissimo spazio sui mass-media e l’apparente basso profilo nelle discussioni, milioni di persone in Europa si oppongono a questo nuovo trattato sul “libero” commercio, che in realtà rafforza ulteriormente il modello neo-liberista. (Di Pressenza London. Traduzione di Anna Polo)
Siamo tutti…(completare la frase): Il mondo intero ha reagito con orrore al sanguinoso attacco contro il giornale satirico francese Charlie Hebdo. Sul New York Times, lo storico corrispondente dall’Europa Steven Erlanger ha efficacemente descritto gli immediati momenti seguenti a quello che molti chiamano l’undici settembre francese, come “una giornata fatta di sirene, elicotteri nell’aria, notiziari frenetici; cordoni di polizia e folla ansiosa, bambini portati via dalle scuole per sicurezza. Una giornata di sangue e di orrore in ed intorno a Parigi.” L’enorme clamore in tutto il mondo è stato accompagnato da riflessioni sulle radici più profonde dell’atrocità. “Molti percepiscono uno scontro di civiltà”, recitava un titolo del New York Times. (Di Noam Chomsky. Traduzione di Giuseppina Vecchia)
La soluzione all’aumento della violenza è la nonviolenza: “Dal momento che le forze mobilitate dal grande capitale asfissiano le masse, sorgono e si rinforzano posizioni incoerenti con l’obibettivo di sfruttare questa sofferenza, canalizzandola verso falsi colpevoli”. Ma all’interno di questo contesto oscuro e caotico, il clamore popolare si è levato per esprimere la sua brama di pace, di tolleranza e di fraternità. (Di Parti Humaniste France. Traduzione di Paola Mola)
Interviste
Foto di Oscar Oyarzo Wikimedia Commons
In Cile è arrivata finalmente la democrazia?: Il regalo finale fatto da Augusto Pinochet alla politica cilena alla fine della dittatura è stato uno strano sistema elettorale che ha diviso il paese in circoscrizioni, ognuna delle quali manda due rappresentanti in Parlamento. L’unico modo per essere eletti è appartenere a uno dei due grandi blocchi politici. Questo sistema ha permesso ai partiti di destra che avevano appoggiato Pinochet di mantenere il 50% di parlamentari, anche quando le percentuali di voti ottenute erano minori. Tutti i partiti, tranne quelli che formano le due grandi coalizioni, sono rimasti esclusi dal potere. Tomás Hirsch è uno dei membri dell’Equipe di Coordinamento Nazionale del Partito Umanista cileno ed è stato candidato presidente per l’alleanza di sinistra “Juntos Podemos”. Gli abbiamo posto alcune domande su questo cambiamento del sistema elettorale. (Di Tony Robinson)
Gesualdi: Syriza è per un nuovo modello di sviluppo: Francesco Gesualdi ha scritto un libro, Le catene del debito. E come possiamo spezzarle (Feltrinelli), che contiene una riflessione di grande onestà intellettuale sulla questione più urgente delle nostre democrazie. Forse qualcuno pensa che l’Italia possa rispettare il Fiscal compact (Patto di bilancio europeo che stabilisce la regola del pareggio di bilancio) con il secondo debito pubblico d’Europa dopo la Grecia? Alla vigilia del voto greco mi è venuto così naturale chiedere un’intervista a Francuccio Gesualdi, che ringrazio per la disponibilità, per la lucidità con cui ci ha aiutato a mettere a fuoco un ordine complesso di problemi e per il cammino che indica. Il prossimo 25 gennaio seguiremo le elezioni greche. Syriza nei sondaggi appare vincente. Speriamo. (Di La Voce del Serchio)
Recensioni
Foto di Heinrich Böll Stiftung from Berlin, Deutschland
Rifkin e i nuovi scenari economici: “La società a costo marginale zero” è un saggio molto denso e significativo di Jeremy Rifkin, il famoso pensatore americano che è diventato consulente dell’Unione Europea (Mondadori, 2014, 439 pagine effettive, euro 22). (Di Damiano Mazzotti)
Land grabbing. Il neocolonialismo: Nel saggio “Land grabbing”, il giornalista Stefano Liberti ha raccontato i retroscena della svendita dei terreni nei paesi più poveri. Liberti riesce a chiarire un fenomeno molto trascurato con uno dei primi reportage sul business internazionale delle terre da coltivare, che è quasi sempre dominato dai paesi arabi più ricchi, dalla Corea del Sud, dalla Cina e dall’India. E siccome più del 60 per cento della terra non coltivata è in Africa, il giornalista ha deciso di visitare l’Etiopia e la Tanzania (in molti villaggi esistono ancora dei sistemi di proprietà collettiva gestiti dal capo villaggio o da un consiglio di uomini anziani). (Di Damiano Mazzotti)
Recensione, con divagazioni sull’attualità: Pubblichiamo molto volentieri l’intervento di Alberto L’Abate alla recente presentazione, a Firenze, del libro di Teodor Lessing. (Di Redazione Italia)