In conclusione della prima giornata del XIV Summit dei Premi Nobel per la Pace in corso a Roma, è stata assegnata come di consueto la medaglia per l’attivismo sociale. Un’onoreficenza consegnata in ogni vertice dei Nobel per la Pace a persone che si sono particolarmente distinte per il loro impegno nella società, in una direzione di cambiamento e con mezzi pacifici.
Quest’anno il premio è stato conferito a Tareke Brhane. Giovane eritreo, ha alle spalle come tante migliaia di persone la difficile traversata del Mediterraneo: in fuga da situazioni di sofferenza, in cerca di speranza ed accoglienza. Dopo aver vissuto quest’esperienza, ha deciso di aiutare chi dopo di lui vive questo percorso. Impegnato per vari anni a Lampedusa, oggi a Roma assiste i richiedenti asilo e presiede il Comitato 3 ottobre, per istituire una “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza” italiana ed europea proprio nella tragica data di quella strage del 2013.
A margine della premiazione, lo abbiamo intervistato. Guardate nel video cosa ci ha detto: