Alla fine il Ministero degli Interni ha deciso: la (ex) caserma Bisconte di Messina, già utilizzata per stipare in condizioni vergognose oltre 200 richiedenti asilo, sarà trasformata in filiale del CARA di Mineo, scandalo europeo dell’accoglienza negata e dei business di pseudo coop di regime e delle organizzazioni fasciomalavitose.
Un triste epilogo che temevamo e denunciavamo da un anno, le cui responsabilità ricadono innanzitutto su un Governo che nonostante le inchieste su Roma-Mafia Capitale continua sulla strada delle detenzioni dei richiedenti asilo e della guerra ai migranti e alle migrazioni, ma anche, sulla Prefettura di Messina (inventrice e autrice del crimine umanitario del Palanebiolo e del centro Bisconte), dell’Università di Messina (proprietaria degli impianti sportivi del Palanebolo trasformati in osceni pantani detentivi di profughi, spesso minori), su tutte quelle forze sociali, politiche, sindacali, associazioni che hanno fatto finta di non vedere e sentire le brutali violazioni commesse a Messina nel settore “accoglienza”, e purtroppo, sulla stessa Amministrazione comunale, incapace di assumersi chiare responsabilità, di tracciare percorsi alternativi alle modalità imposte dall’alto dal Governo e, di opporsi ad esse con forza come avrebbe potuto e dovuto.