Cinque piccoli ordigni sono esplosi oggi nel centro della capitale yemenita, Sanaa, uccidendo un membro della milizia sciita Ansaruallah che la controlla dalla fine di settembre.
Stando a testimoni e fonti mediche, la prima esplosione è avvenuta in un quartiere dell’antica Sanaa quando la vittima cercava di disinnescarla dopo averla rinvenuta piazzata sotto l’autovettura di un giudice. Rimasto ferito, il miliziano è morto in ospedale.
Altre quattro bombe sono esplose all’interno di contenitori della spazzatura, ma senza fare vittime. In seguito, nel pomeriggio, un leader locale di Ansaruallah – i ribelli sciiti conosciuti anche come Houtis – Faisal Sharif, è stato ucciso da due uomini a bordo di una motocicletta in una piazza vicino all’università.
Il rafforzamento degli Houthis e l’ascesa di Al Qaeda hanno indebolito l’autorità del governo centrale yemenita mentre persiste un movimento secessionista nel sud, stato indipendente fino al 1990, spesso teatro di violenze.