In base ai risultati definitivi resi noti dall’Istanza superiore per le elezioni, Beji Caid Essebsi e Moncef Marzouki andranno al ballottaggio per le elezioni presidenziali tunisine previste per il 28 dicembre prossimo.
Il candidato del partito laico Nidaa Tounes, Essebsi ha ottenuto il 39% dei consensi mentre il presidente uscente Marzouki ha avuto il 33% delle preferenze. Molto più distaccati gli altri tre candidati Hamma Hammami, terzo, Hechmi Hamdi, quarto e Slim Riahi, quinto.
Grande assente alle presidenziali tunisine è stata la formazione islamista Ennahda che alle recenti elezioni legislative aveva ottenuto 69 seggi, seconda forza del paese e rappresentante di un terzo degli elettori. Per scelta il partito ha preferito non presentare un proprio candidato e non ha neppure dato ufficialmente indicazioni o consegne di voto al proprio elettorato.
Quello tunisino sembrerebbe dunque essere un contesto più consapevole e più maturo che sia in seno alle forze politiche che tra la società civile ha intrapreso la via del processo di democratizzazione del paese.
In Tunisia, si dovrà dunque aspettare la fine dell’anno per conoscere il primo Presidente dell’era post Ben Alì espressione della prima elezione presidenziale a suffraggio universale del paese.