Un esercito di precari in Italia come mai si era visto; loro sono ormai la norma, non casi isolati o eccezioni, ma una regola che ha prodotto un popolo senza diritti. Ora alzano la testa per dire basta, i media spesso li snobbano. Il 14 novembre scendono in piazza…lo sciopero sociale è cominciato.
Il 14 novembre sarà una giornata fatta di diversi momenti e pratiche di sciopero e mobilitazione, articolati in tutto l’arco delle 24 ore. «L’obiettivo – dicono i precari dal loro blog scioperosociale.it – è quello di dare a tutte le lavoratrici e i lavoratori, da quelli dipendenti, ai precari, alle partite Iva, e anche tutte le studentesse e gli studenti, ai disoccupati la possibilità di esprimere il rifiuto della riforma del lavoro (Legge Poletti e Jobs Act), della “buona scuola di Renzi” e dello Sblocca Italia. Una giornata in cui le proposte di salario minimo europeo, reddito di base, stabilizzazione dei precari e democrazia sindacale, il rifiuto delle privatizzazioni e la difesa dei beni comuni, attraverseranno tutti i momenti di mobilitazione: rivendicazioni che sono state costruite grazie a diversi mesi di intenso confronto tra studenti, precari, componenti sindacali di base e conflittuali».
Il programma della manifestazione del 14 novembre:
* h 00.00 Piazza dei Sanniti e Porta San Paolo (Piramide), volantinaggi/azioni comunicative: No al lavoro nero e servile nella fabbrica del divertimento!
* h 8:30 – 10:00 | Presidio lavoratrici/lavoratori presso Telecom (Corso Italia) e presso le Poste (Viale Europa);
* h 9.00 | Concentramento Universitario e Studentesco a Piazzale Aldo Moro;
* h 10.00 | Piazza Esedra (e arrivo in Piazza Vittorio): Corteo di studenti, precari, migranti e sindacati di base e conflittuali: #StopJobsAct, #ScioperoSocialeGenerale!
* h 10:00 | Presidio ricercatori davanti Ministero della Pubblica Amministrazione;
* h 10:00 | Presidio, volantinaggio e blocco dei musei capitolini contro la precarietà imposta da Zetema;
* h 10.00 | Assemblea pubblica sotto il Campidoglio di lavoratori/trici USI del Comune di Roma, dalla Rete delle Municipalizzate, delle cooperative sociali e di altri consorzi ed ATI;
* h 14:00 | Carovana europea rifugiati e migranti, presidio in Piazza Montecitorio;
* h 14:30 | Presidio e volantinaggio presso il centro commerciale “Roma Est”, in solidarietà con le/i lavoratrici/lavoratori in mobilitazione;
* h 15 | Sit-in presso il Ministero Istruzione Università Ricerca (MIUR): No alla buona scuola di Renzi!
* h 17:30 | Concentramento Piazza Cinecittà (arrivo Piazza dei Consoli): Corteo territoriale contro Jobs Act e Sblocca Italia!
* h 18:30 | Presidio volantinaggio presso Auchan (Casal Bertone Via Alberto Pollio, 50). A seguire, Strike Parade verso la zona pedonale del Pigneto: No allo sfruttamento del lavoro nella grande distribuzione!
«A fronte di una disoccupazione giovanile in costante aumento e a una precarietà dilagante – proseguono i promotori dell’iniziativa – il governo ci chiede fiducia e una delega in bianco. Il premier Renzi e il ministro del Lavoro Poletti hanno presentato la loro ricetta per superare la crisi: un mercato del lavoro più flessibile per stimolare una nuova occupazione, rinunciando a ogni forma di tutela e garanzia. Dicono di farlo a nome dei precari e dei disoccupati. Ai ministri rispondiamo che non è solo la disoccupazione che ci affligge, ma la sottoccupazione, l’incertezza del salario, il ricatto del lavoro volontario mascherato da formazione. Rifiutiamo il Jobs Act che legalizza la precarietà, l’abolizione dell’articolo 18 che sancirebbe l’uguaglianza dei lavoratori nella mancanza totale di garanzie e una riforma della scuola, che dietro l’assunzione di 150 mila docenti, apre una nuova stagione di privatizzazione e mercificazione. A questo attacco risponderemo costruendo uno sciopero sociale.
Per un lavoro garantito, per il salario minimo, per il reddito, per un nuovo Welfare La vostra retorica non funziona. Noi ci riprendiamo la parola».
#NonInMioNome #14N #scioperosociale #noJobsAct #redditoxtutti #WelfareServiziDiritti
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