Photo credit Z-Net Italy: “Il waterboarding è quando battezziamo i terroristi con la libertà”
Articolo di Thomas Gaist
3 novembre 2014 – Un recente rapporto al Comitato dell’ONU contro la Tortura conclude che le amministrazioni presidenziali di George W. Bush e di Barack Obama sono responsabili per le violazioni su vasta scala delle leggi internazionali per dirigere e nascondere un programma globale di torture sviluppato dall’Agenzia centrale di intelligence degli Stati Uniti (CIA) negli anni successivi agli attacchi dell’11 settembre 2001.
Il rapporto, preparato dagli “avvocati difensori nei procedimenti legali contro la tortura degli Stati Uniti”, il Dottor Trudy Bond, il Professor Benjamin Davis, il Dottor Curtis F.J. Dobbler e il Gruppo di Lavoro Internazionale per i Diritti Umani presso la facoltà di Legge di Harvard, dichiara in modo inequivocabile che intere sezioni dell’apparato statale sono responsabili per crimini incredibili contro la legge internazionale.
“I funzionari civili e militari ai più alti livelli hanno creato, designato, autorizzato e attuato un sofisticato programma criminale internazionale di tortura”, afferma il rapporto.
Il rapporto esamina in dettaglio la vasta portata del sistema di tortura, osservando che i detenuti sono stati torturati non soltanto nella base militare statunitense della baia di Guantanamo a Cuba, ma in numerosi siti neri (prigioni segrete) in tutto il mondo, anche in Bosnia-Herzegovina, Canada, Gibuti, Egitto, Indonesia, Iraq, Italia, Giordania, Libia, Lituania, Mauritania, Marocco, Pakistan, Polonia, Romania, Russia, la Siria, Thailandia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito (Diego Garcia) e Yemen”.
Essendo stato “concepito e autorizzato ai massimi livelli” del governo statunitense, la responsabilità dei crimini commessi è condivisa da numerosi altissimi funzionari, conclude il rapporto, compresi il Presidente George W. Bush, l’ex Vice Presidente Dick Cheney, l’ex Direttore della Central Intelligence Agency (CIA) George Tenet, l’exConsigliere per la Sicurezza nazionale Condoleezza Rice, l’ex Segretario alla Difesa Donald Rumsfeld, l’ex Segretario of Stato Colin Powell e l’ex Procuratore General John Ashcroft.
Le tecniche di tortura erano ideate dalla CIA in collaborazione con i funzionari dei servizi segreti dei regimi egiziano e saudita, secondo quanto dice il rapporto.
“Le tecniche in questione, talvolta nello stile delle tecniche di interrogatorio e talvolta in quello di procedimenti di detenzione, comprendevano il quasi-annegamento (‘water-boarding’), la privazione del sonno per giorni e la nudità forzata”, rileva il rapporto.
“Hanno causato a molte persone intense sofferenze, compresi gravi danni mentali, e, in alcuni casi, la morte”, rileva il rapporto.
“L’approvazione legale retroattiva” è stata poi escogitata dagli avvocati del governo statunitense presso il Dipartimento di Giustizia di Assistenza Legale (OLC).
Allo scopo di giustificare i nuovi metodi di “interrogatorio rafforzato” (così la CIA preferisce chiamare la tortura, n.d.t.) i legali dell’Amministrazione Bush per la tortura, hanno ideato una definizione “assurdamente limitata” della tortura per giustificare le politiche dell’amministrazione.
Come ha commentato un avvocato della CIA al personale della Baia di Guantanamo quando ha riassunto il contenuto dei promemoria sulla tortura volute dall’amministrazione Bush, “è fondamentalmente soggetta alla percezione. Se il detenuto muore, vuol dire che la fai nel modo sbagliato”.
“Il fatto è che i funzionari di alto livello nel governo degli Stati Uniti hanno richiesto informazioni sul modo di usare tecniche aggressive, hanno ridefinito la legge per creare l’apparenza della loro legalità, e ne hanno autorizzato l’uso contro i detenuti”, rileva un rapporto del Comitato del Senato degli Stati Uniti per i Sevizi Armati, citato nel nuovo rapporto per l’ONU.
Usando la definizione sviluppata sotto Bush, lo stesso ex leader iracheno Saddam Hussein “sarebbe stato scagionato” per le torture sistematiche portate avanti dal suo regime, ha detto ai relatori del rapporto il preside della Facoltà di legge di Yale, Harold Koh.
Lungi dal limitarsi all’Amministrazione Bush, il rapporto chiarisce che l’amministrazione Obama, il Dipartimento di Giustizia e molteplici corti federali hanno mantenuto l’idea che coloro che sono coinvolti nel eseguire il waterboarding, la manipolazione della dieta, il walling” (tirare rapidamente un detenuto in avanti e poi spingerlo contro una falsa parete flessibile), il dover stare in piedi a lungo, la privazione del sonno, e l’inzuppamento con l’acqua” , dovrebbero ricevere l’immunità e che queste tecniche non costituiscono tortura.
L’amministrazione Obama ha cercato di salvaguardare tutti i funzionari importanti dell’amministrazione Bush più direttamente responsabili delle torture, dal processo e da qualsiasi forma di azione legale o punitiva per il loro coinvolgimento nelle torture.
Come rileva il rapporto, tutti gli alti funzionari del governo statunitense hanno ricevuto immunità totale per il loro coinvolgimento nel dirigere una rete mondiale di torture e “corti marziali e procedimenti amministrativi per atti di tortura sono state quasi esclusivamente limitate a contractor di basso livello privato o a soldati”.
Gli autori concludono che i metodi di “interrogatori rafforzati hanno violato la Convenzione dell’ONU contro la tortura o altri trattamenti o punizioni crudeli, inumane e umilianti, che si basa sulla proibizione della tortura contenuta nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e nell’Accordo Internazionale peri i Diritti civili e politici.
Il rapporto sostiene che “la proibizione contro la tortura è assoluta,” rifiutando i concetti legali dell’amministrazione Bush e chiedendo il procedimento penale dei più importanti legali dell’amministrazione Bush, compreso l’estensore dei tre principali “Promemoria per la tortura”, il vice Procuratore Generale facente funzioni John Yoo. Il fallimento del governo degli Stati Uniti del ritenere responsabile qualsiasi degli elementi della dirigenza che hanno organizzato la tortura sta indebolendo la “norma preventiva contro la tortura,” secondo il rapporto. La tortura sta diventando più diffusa e considerata come più accettabile da parte di stati in ogni parte come replica al ripudio sfacciato della legge internazionale da parte degli Stati Uniti.
Nella sua raccomandazione conclusiva al Comitato dell’ONU contro la Tortura, gli studiosi di legge chiedono che il governo statunitense adotti un corso legale e politico che è contrario a 180° a quello seguito dall’amministrazione Obama fin dal suo insediamento nella carica.
“Gli Stati Uniti dovrebbero prontamente e imparzialmente perseguire gli importanti funzionari militari e civili responsabili per avere autorizzato, accettato o acconsentito in qualsiasi modo agli atti di tortura commessi dai loro subordinati”, scrivono i relatori del rapporto.
Se le richieste del rapporto fossero attuate, il risultato sarebbe il processo per elementi del comando e per numerosi individui ai livelli superiori delle più potenti agenzie del governo americano, compresa la CIA, l’esercito e il Dipartimento di Giustizia, insieme ad altri numerosi membri che occupavano alte posizioni nelle amministrazioni Bush e Obama. Innumerevoli personaggi, molti sistematisi nel mondo accademico e nell’establishment aziendale, affronterebbero lunghe condanne in carcere.
Nessuna responsabilità di questo tipo è tuttavia imminente per nessuna sezione dell’establishment politico, dato che i torturatori e i loro difensori sono i preminenti servi politici e gli specialisti dei servizi segreti militari della classe capitalista.
Il programma di tortura è stato sviluppato e attuato come parte di un’esplosione di militarismo americano, dato che la classe dirigente ha cercato di mantenere la sua posizione globale tramite la guerra e la violenza in ogni angolo del mondo. Fa anche parte di un assalto totale ai diritti democratici, diretto fondamentalmente contro ogni opposizione alle politiche dell’elite aziendale e finanziaria.
Lungi dal perseguire i responsabili, l’amministrazione Obama sta attualmente cercando di impedire la pubblicazione di un sommario di un Comitato di intelligence del Senato sulle torture della CIA, operando in stretto collegamento con la stessa agenzia di spionaggio per nascondere i suoi crimini.
Traduzione per Z-Net Italy di Maria Chiara Starace