Con una decisone del 4 novembre resa pubblica oggi, il commissario dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), il prof. Gualtiero Ricciardi ha deciso di “non procedere al riconoscimento della società Vaxxits.r.l. quale spin-off sostenuto dall’Istituto Superiore di Sanità”; viene così definitivamente cancellata la delibera del 4/3/2014 con la quale il CdA dell’ISS aveva deciso di “concedere per 18 mesi un’opzione esclusiva a Vaxxit per l’utilizzo dei brevetti TAT (ndr. La proteina coinvolta nella ricerca sul vaccino contro l’AIDS, vaccino del quale, nonostante ingenti finanziamenti, non c’è traccia all’orizzonte)…”.
Tale delibera, dopo la denuncia pubblica sollevata dal sottoscritto e dal mensile Altreconomia, era stata sospesa dallo stesso CdA dell’ISS il 10/6/2014, esattamente un mese prima che il Cda dell’ISS fosse sciolto e l’ISS fosse commissariato. Con la decisione resa pubblica oggi la delibera del 4 marzo è definitivamente cancellata.
“Quella odierna è una decisione di estrema importanza: i brevetti TAT sono il frutto di anni di lavoro di un equipe di ricercatori dell’ISS che ha operato con finanziamenti pubblici dello stato italiano, soldi quindi di tutti i cittadini. E’ doveroso che i risultati ottenuti e gli eventuali profitti economici restino patrimonio delle struttura pubblica, portando un beneficio a tutta la comunità nazionale e un giusto riconoscimento a tutti i professionisti che si sono impegnati in tale ricerca.
Nel nostro paese purtroppo è una pratica diffusa che il pubblico investa nella ricerca e il privato ne utilizzi i risultati, traendone ingenti profitti. Il caso specifico risultava ancora più scandaloso perché i maggiori azionisti della società Vaxxit, che avrebbe dovuto beneficiare dei brevetti (seppure per un periodo transitorio), erano la responsabile dello stesso progetto di ricerca finanziato dall’ISS e dipendente di tale istituto e un professionista, ex consulente dell’ISS, che aveva avuto come compito dall’istituto proprio la tutela dei brevetti dell’ISS. Un evidente e inaccettabile conflitto d’interessi.
La decisione del commissario giunge dopo le reiterate denunce pubbliche del mensile Altreconomia e del sottoscritto, che già nel 2011 aveva pubblicato il libro “AIDS, lo scandalo del vaccino italiano” (V. Agnoletto & C. Gnetti, ediz. Feltrinelli 2012) e che proprio su questa vicenda era stato sentito nel giugno scorso dalla commissione Sanità del Senato.
Mi complimento con il commissario, che ha avuto il coraggio di cancellare decisioni assunte dai presidenti che lo hanno preceduto ai vertici dell’ISS; auspico che il prof Ricciardi prosegua in questa direzione, rivedendo completamente i criteri attraverso i quali vengono stabiliti i fondi per la ricerca sull’AIDS, potenziando i finanziamenti e ridefinendo le priorità della ricerca clinica e degli interventi di prevenzione.
Mi auguro che le conclusioni del “gruppo tecnico di lavoro” istituito dal Commissario per definire i criteri per la ricerca di finanziamenti per i progetti dell’ISS si muovano nella direzione di tutelare la ricerca pubblica e l’expertise dei nostri ricercatori.