Il simbolo della nonviolenza (foto repertorio Pressenza)
Con ampia partecipazione della cittadinanza si e’ svolta nel pomeriggio di giovedi’ 2 ottobre 2014 a Viterbo, presso la Sala Regia del Comune, la celebrazione della Giornata internazionale della nonviolenza, istituita dall’Onu nel giorno anniversario della nascita di Gandhi.
Iniziativa che si aggiungeva alle altre gia’ realizzate la mattina e il giorno precedente dal “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” (la struttura nonviolenta viterbese che dal 2007 tutti gli anni promuove, organizza e svolge le celebrazioni della Giornata della nonviolenza).
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Nel corso della celebrazione il sindaco ha consegnato a nome della citta’ intera un riconoscimento a quattro personalita’ che hanno contribuito all’impegno per la pace, i diritti umani, la nonviolenza.
Le quattro personalita’ cui la citta’ di Viterbo ha espresso cosi’ la sua gratitudine sono Umbertina Amadio, Osvaldo Ercoli, Anna Maghi, don Dante Bernini.
E don Dante Bernini, una delle figure a livello internazionale piu’ illustri dell’impegno per la pace e la giustizia, ha tenuto l’intervento conclusivo, cuore della manifestazione, espressione del pensiero e della volonta’ di tutte le persone partecipanti, celebrando la nonviolenza come impegno concreto e costante di difesa della vita, della dignita’ e dei diritti di tutti gli esseri umani, di solidarieta’ che tutto il mondo vivente accomuna, di salvaguardia della biosfera casa comune dell’umanita’.
Riportiamo di seguito ancora una volta le motivazioni dell’attribuzione del riconoscimento alle quattro persone cui la citta’ ha espresso la sua gratitudine.
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Alla professoressa Umbertina Amadio,
all’impegno prezioso, alla dignita’ con cui ha costruito e trasmesso conoscenza a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di averla come insegnante. All’ironia leggera e alla chiarezza della sua visione, alla sua fiducia in un futuro migliore per tutte e tutti noi. Alla riservatezza con cui ha sostenuto sogni e progetti, sempre donando senza che la sua mano sinistra sapesse cosa facesse la sua mano destra. E ricordando altresi’ come abbia preso parte all’impegno di pace a Viterbo non solo con l’attivita’ educativa, psicagogica, rischiaratrice delle intelligenze e formatrice delle coscienze, ma anche partecipando direttamente in anni dolorosi di generale profondo smarrimento alle limpide iniziative del movimento che si opponeva alle guerre e alle stragi, proponeva la scelta della nonviolenza e si impegnava in modo nitido e intransigente in difesa della vita, della dignita’ e dei diritti di tutti gli esseri umani,
la citta’ di Viterbo grata per il suo impegno di pace.
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Al professor Osvaldo Ercoli,
gia’ professore amatissimo da generazioni di allievi, gia’ pubblico amministratore di adamantino rigore morale e di strenua dedizione al bene comune, impegnato nel volontariato e nella difesa dell’ambiente e dei diritti di tutti gli esseri umani, animatore di molteplici iniziative di pace e di solidarieta’, generoso educatore attraverso la parola e l’esempio al ragionamento logico come al dovere morale e all’impegno civile, di saggezza e mitezza maestro, testimone fedele dell’amore per il vero ed il giusto, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto a chiunque ne avesse bisogno come nel contrastare menzogne e violenze, sempre avendo a cuore la dignita’ umana di tutti e di ognuno, la civilta’ come legame comune e comune impegno dell’intero genere umano, la biosfera casa comune dell’umanita’ intera,
la citta’ di Viterbo grata per il suo impegno di pace.
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Ad Anna Maghi,
alla forza delle sue visioni, delle lucide utopie che ha rincorso fino a raggiungerle. All’impegno senza compromessi per la costruzione di un mondo migliore, perche’ la voce delle donne, nella loro specifica e preziosa unicita’, venisse ascoltata forte, qui come nel resto del mondo. All’opposizione netta alle guerre, alle ingiustizie, alle violenze. All’amore infinito per la liberta’. Alla capacita’ inesausta di intessere relazioni, e di condurre con se’ tutte noi. Per aver fatto nascere e per far vivere ogni giorno Erinna, l’associazione di donne contro la violenza alle donne ed il centro antiviolenza, luogo di comunicazione, solidarieta’ ed iniziativa tra donne, e preziosa risorsa in questa citta’ per l’umanita’ intera. Di innumerevoli iniziative cittadine di pace e di solidarieta’ e di nonviolenza – dalle Donne in nero a Psichiatria democratica – inesauribile animatrice e cuore chiaroveggente,
la citta’ di Viterbo grata per il suo impegno di pace.
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A monsignor Dante Bernini,
vescovo emerito della diocesi di Albano, gia’ presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Italiana e gia’ membro della “Comece'” (Commission des Episcopats de la Communaute’ Europeenne), una delle figure piu’ illustri dell’impegno di pace, solidarieta’, nonviolenza, che nell’arco dell’intera sua vita come sacerdote e come docente e’ stato costantemente impegnato per la pace e per la giustizia, nella solidarieta’ con i sofferenti e gli oppressi, nell’impegno per la salvaguardia del creato, nella promozione della nonviolenza, unendo all’adempimento scrupoloso dei prestigiosi incarichi di grande responsabilita’ un costante ascolto di tutti coloro che a lui venivano a rivolgersi per consiglio e per aiuto, a tutti sempre offrendo generosamente il suo conforto e sostegno, la sua parola buona e luminosa e l’abbraccio suo saldo e fraterno,
la citta’ di Viterbo grata per il suo impegno di pace.
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A Umbertina Amadio, a Osvaldo Ercoli, ad Anna Maghi e a don Dante Bernini esprimiamo anche noi ancora una volta la nostra profonda gratitudine, la nostra sincera riconoscenza per il loro impegno di pace e di solidarieta’ che e’ anche il nostro.
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E ci piace ricordare una volta ancora come la celebrazione della Giornata della nonviolenza questo significa:
– opposizione a tutte le guerre e a tutte le uccisioni: tutte le guerre sono nemiche dell’umanita’ consistendo esse dell’uccisione di esseri umani;
– opposizione al razzismo e a tutte le persecuzioni, e pertanto qui ed ora impegno per l’immediata abolizione di tutte le infami misure razziste che stanno provocando sofferenze inaudite a tante persone innocenti e che sono causa delle stragi nel Mediterraneo;
– opposizione al maschilismo e a tutte le oppressioni, essendo il maschilismo la prima radice di tutte le violenze.
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Dinanzi alla drammatica situazione del mondo attuale scegliere la nonviolenza e’ necessario e urgente.
E scegliere la nonviolenza significa:
– pace, disarmo, smilitarizzazione;
– riconoscimento, difesa e promozione del diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita’, alla solidarieta’;
– condivisione dei beni tra tutti gli esseri umani e rispetto e tutela dell’unico mondo vivente casa comune dell’umanita’ intera.