Con Fiorella Mannoia e Gabin Dabiré gran finale per “Ottobre africano”
Al centro culturale Elsa Morante di Roma “Se solo mi guardassi”, due giornate di musica, arte, cibo, danza e cinema con ospiti internazionali: 31 ottobre – 1 novembre.
E’ affidato a Fiorella Mannoia il gran finale di “Ottobre africano” che chiude in bellezza con Se solo mi guardassi, una “due giorni” (31 ottobre – 1 novembre) di musica, tavole rotonde, mostre fotografiche, cibo e tanto altro ancora, in programma al centro culturale Elsa Morante di Roma (P.le Elsa Morante, a due passi dalla fermata Laurentina della metro B). La cantautrice italiana, sul palco e insieme a Gabin Dabiré, festeggia così la conclusione della 12/ma edizione del festival dedicato alle voci e alle culture più rappresentative dei paesi dell’Africa.
L’evento nasce da un’iniziativa personale della stessa Mannoia, madrina della rassegna, e prende il nome dalla sua prima canzone. Molti gli appuntamenti in calendario, che spaziano dall’arte alla fotografia, passando per il cinema, la cucina e la danza. L’occasione è quella di vivere insieme a ospiti di rilievo internazionale due giornate all’insegna del divertimento e del relax, ma anche di riflettere su temi delicati quali l’integrazione, il razzismo, la solidarietà, curiosando tra piatti tipici e musica dal vivo, colori, tradizioni e sapori ancora a noi lontani.
Si parte venerdì 31 ottobre alle ore 18.00 con l’inaugurazione della mostra fotografica “Lo sguardo perturbante” di Ricardo Rangel, realizzata in collaborazione con l’Ambasciata del Mozambico e l’associazione culturale Yoda. Scomparso nel 2009, considerato oggi il più importante fotoreporter mozambicano, Rangel ritrae gli ultimi, gli sfruttati, i reietti denunciando con i suoi scatti le incongruenze e le violenze del colonialismo di ieri e di quello odierno, l’umiliazione e le brutture che si nascondono fra le pieghe di una realtà che tutti guardano, ma nessuno vuole vedere.
Alle 18.30 si prosegue con il workshop di percussioni e danza a cura degli Africa Djembee, gruppo senegalese che dal 1986 anima la scena internazionale con i suoi ritmi tribali, seguito alle 19.30 da una sfilata di moda e assaggi di cucina etnica, per concludere alle 20.00, in un clima di svago e convivialità, con spettacoli di canto e danza offerti dalle comunità straniere.
Numerosi e vari anche gli incontri di sabato 1 novembre: si inizia alle ore 11.00 con la conferenza “L’essere meticcio e genitore di figli meticci” e, in contemporanea, il workshop di danza indiana e di Kizomba. Di particolare rilievo, sempre alle ore 11.00, l’appuntamento con Takoua Ben Mohamed, giovanissima tunisina che con il suo graphic journalism ha raccontato al pubblico italiano la Primavera Araba, catturando l’attenzione della stampa internazionale. Durante l’incontro è prevista inoltre la proiezione del video “My name is Takoua”, realizzato dai giornalisti Antonella Andriuolo e Lorenzo Cinque.
Non solo la musica, l’arte e le tradizioni culinarie, però, sono le protagoniste della giornata conclusiva. Ampio spazio è dedicato infatti anche alla riflessione e al dialogo su temi di scottante e tragica attualità: alle ore 16.00 presentazione di “Pipeline – Trafficking in Italy”, il libro di Elena Perlino che racconta le difficoltà e le contraddizioni delle donne nigeriane costrette alla prostituzione in Italia. A seguire, proiezione del film “Le figlie di Mami Wata” di Giuseppe Carrisi e dibattito sulla tratta degli esseri umani. Alle ore 17.00 workshop di Pizzica a cura dei “Canto d’inizio” e alle ore 18.00 appuntamento con la chef Elsa Javier che svela i segreti della cucina peruviana con un laboratorio e piccole degustazioni.
Quindi, alle ore 21.00 gran concerto finale; ospite d’eccezione, la madrina Fiorella Mannoia che sulle note di “Se solo mi guardassi” dà appuntamento al 2015 per la 13/ma edizione di “Ottobre africano”.
“Ottobre Africano”, organizzato da Le Réseau e Redani (Rete della Diaspora Africana Nera in Italia), è finanziato da Money Gram, Legacoop Sociali e Eyewear, con il patrocinio di OIM, Unar, Regione Emilia Romagna, Roma Capitale e Provincia di Parma. Alla realizzazione contribuiscono inoltre: Institut francais, Alliance franc?aise, Zètema, Destination West Africa, 66thand2nd, Centro culturale Elsa Morante, Nakiri, Piemonte Onlus, Renken, Africa&Sport, Ta chance, Cinemafrica, Colser Aurora Domus, Il Federale caffè, Exòrma, Summer School, Arcadia University, Musoco, Centro sperimentale, Solidarietà e cooperazione Cipsi, Cineteca Nazionale, Festival della Diplomazia, Corriere Internazionale, RomeMUN. Media partner: PiùCulture, NelPaese.it, The Africa News, Africanews.it.