In risposta all’annuncio dei premi assegnati quest’anno, i cinque vincitori hanno diffuso le seguenti dichiarazioni:
Edward Snowden ha dichiarato in un video di 1 minuto e 40 secondi:
“Ricevere il Right Livelihood Award per le mie rivelazioni sul sistema globale di sorveglianza di massa che ci controlla tutti in segreto e senza il consenso del pubblico è una convalida non solo del mio lavoro, ma anche di tutti quelli che prima di me si sono dedicati a sensibilizzare su questi temi. Il mio contributo è stato il risultato degli sforzi di moltissime altre persone che si muovono nel giornalismo, nell’attivismo, nelle comunità per i diritti umani e per le libertà civili e in quelle tecniche e che hanno riconosciuto prima di me ciò che stava arrivando e perché era così importante fermarlo.
All’inizio pensavo che avrei dovuto fare tutto da solo e che gli attacchi contro di me mi avrebbero isolato e invece non sono mai stato circondato da tanta gente. Gente di tutti i paesi del mondo, che parla lingue diverse, ma riconosce che resistere alle violazioni delle nostre libertà non significa che abbiamo qualcosa da nascondere, ma qualcosa da proteggere: i nostri diritti. La lista delle libertà di cui gode una società corrisponde a chi è pronto a difenderle. Vi ringrazio a nome di tutti quelli che nel mondo hanno messo a rischio le loro vita e la loro libertà per denunciare una sorveglianza di massa illegale e sproporzionata.”
Video: https://www.youtube.com/watch?v=mw5KJXswRdM&feature=youtu.be
Alan Rusbridger ha dichiarato in un video fornito dal Guardian:
“Sono onorato di ricevere il Right Livelihood Award per il giornalismo del Guardian, per il tipo di giornalismo che rappresentiamo: aperto, nell’interesse pubblico, disponibile per tutti, che cerca di rimodellare e reinterpretare il giornalismo del ventunesimo secolo. Sono felice che Edward Snowden abbia vinto il premio, visti gli enormi rischi personali che ha corso per rivelare alla società cose che la gente ha bisogno di sapere. Penso che la combinazione Edward Snowden-Guardian mostri il valore del giornalismo e di quello che può fare e come forti istituzioni giornalistiche possano raccontare delle storie e difenderle.”
Video: https://www.youtube.com/watch?v=uuIJaWybo8M
Ecco il messaggio di Bill McKibben dopo l’enorme successo della manifestazione di New York per il clima:
“E’ un grande onore, che chiaramente spetta alla gente di 350.org e alle centinaia di migliaia di volontari di 191 paesi che hanno costruito il primo movimento globale di base per affrontare la crisi più grande che la civiltà si sia mai trovata davanti.” Ha aggiunto che il denaro del premio finanzierà il lavoro di 350.org e delle organizzazioni con cui collabora. Una parte verrà inviata immediatamente agli attivisti delle isole del Pacifico che il mese prossimo bloccheranno i porti australiani con le loro canoe tradizionali. “Questo riconoscimento dei nostri sforzi arriva nel momento ideale dopo l’enorme successo della manifestazione per il clima a New York e mentre lanciamo una forte offensiva contro l’industria dei combustibili fossili e i politici al suo servizio.”
Messaggio Video: https://www.youtube.com/watch?v=qIeNxLM6G4w
Asma Jahangir ha detto:
“Questo premio non è solo per me, ma anche per molta gente del nostro paese impegnata per i diritti umani. Incoraggia le giovani generazioni a seguire l’esempio degli attivisti venuti prima di loro, impegnati a lottare contro l’oppressione e per la dignità umana. Il Pakistan viene spesso descritto in modo negativo e io sono consapevole delle sue carenze; c’è anche un lato positivo, però, ossia la storia di chi ha lottato contro regimi oppressivi e ha difeso i diritti delle donne e dei bambini in condizioni terribilmente difficili.”
Basil Fernando ha diffuso dichiarazioni in cui approfitta dell’occasione per chiedere un cambiamento a livello politico delle strategie di riduzione della povertà. In genere in questo campo non si parla del “costo che i poveri devono pagare come risultato della mancanza di protezione. Quest’assenza è dovuta all’inesistenza di un sistema giudiziario pubblico in grado di proteggere i poveri dal furioso assalto dei predatori della società.”
La sfida a tutte le organizzazioni umanitarie del mondo “richiede una maggiore comprensione dei propri compiti in termini di riduzione ed eliminazione della povertà. Tale sfida va ben oltre l’elemosina di denaro o l’introduzione di programmi come il credito per i poveri. Il sostegno al compito di creare e migliorare sistemi giudiziari pubblici deve diventare parte dell’agenda umanitaria.”