A cura di Alessandro Marescotti- Presidente PeaceLink
Laura Tussi- PeaceLink
“Noi sottoscritti, avendo preso atto delle conclusioni della conferenza di Nayarit (Messico), in previsione del nuovo appuntamento lungo lo stesso percorso “umanitario” previsto in Austria per l’8 e il 9 dicembre 2014, lanciamo al governo italiano un appello per la prosecuzione coerente dell’impegno e della lotta per la messa al bando delle armi nucleari. Appello questo che raggiunge e sostiene quello internazionale della più vasta campagna ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons)”.
L’appello si può sottoscrivere andando all’indirizzo Internet http://www.petizioni24.com/esigiamo. E’ promosso da vari enti ed associazioni, nonché da personalità impegnate da molti anni sul terreno della denuclearizzazione.
A chi ritiene remota la possibilità di una guerra nucleare, l’appello fa presente che esiste la possibilità anche di un errore dei software militari:
“L’olocausto nucleare definitivo potrebbe essere scatenato da calcoli politici folli, ma persino per errore o per caso, sapendo che circa 2.000 di queste bombe sono in stato permanente di massima allerta, montate su dei missili pronti a essere lanciati nel giro di 15 minuti, e tenuto anche conto dei fallibili software di comando, controllo e comunicazione”.
L’appello si collega alla pubblicazione e alla diffusione del libro “Esigete! Un disarmo nucleare totale”, di Stéphane Hessel e Albert Jacquard, due grandi personalità pacifiste scomparse da poco.
Il libro di Hessel e Jacquard è l’occasione per rilanciare anche in Italia l’iniziativa antinucleare che ha come focus la Campagna Internazionale per l’abolizione delle armi nucleari. L’appuntamento fondamentale di tale Campagna è Vienna (dicembre 2014) e come percorsi di supporto, altre importanti campagne ad essa collegate: Mediterraneo e Medio Oriente denuclearizzati, No alle atomiche USA in Italia, attuazione del referendum vinto nel 2011.
Ormai giunti al terzo anniversario della catastrofe di Fukushima, piuttosto che prevenire e trarre insegnamento dagli eventi, nel nostro paese si ammodernano le B61, bombe atomiche statunitensi nelle basi USA di Ghedi e Aviano e si acquistano e perfezionano gli F35, aerei militari atti al trasporto delle bombe nucleari.
Collegandosi al pamphlet di Stéphane Hessel e Albert Jacquard dal titolo emblematico “Esigete! un disarmo nucleare totale”, che costituisce un manifesto mondiale per il disarmo nucleare, l’appello online vuole sollecitare l’attenzione dell’opinione pubblica verso l’abolizione del nucleare militare per cercare e praticare democrazia e pace e per difendere l’ecosistema e gli spazi che tutti noi abbiamo l’obbligo di difendere e proteggere e non di distruggere.
La nostra speranza è che l’attivismo e l’impegno per il disarmo nucleare totale e per la denuclearizzazione siano al primo posto negli ideali dei giovani, affinché la guerra esca per sempre dalla Storia. La presenza dello smisurato arsenale nucleare nel mondo è certamente il più grave pericolo per la sopravvivenza dell’umanità, perché arma di annientamento e sterminio, creata dall’uomo stesso: la sua eliminazione è dunque il compito prioritario, è una lotta civile umanistica ancora prima che umanitaria, perché implica l’alto ideale della tutela della specie umana, del pianeta e dell’ecosistema in cui viviamo e soprattutto del futuro dell’umanità.