International Centre for Nonviolent Conflict
Dopo che era toccato in passato alla Primavera araba e mentre i movimenti nonviolenti in Ucraina, Tailandia, Brasile e in tutto il mondo tengono l’umanità con il fiato sospeso, il 18 giugno sono stati premiati due attivisti per l’impiego e il coraggio nelle loro attività nonviolente, con le quali difendono i diritti umani e la giustizia, nonché due illustri scienziati per i loro importanti contributi nel campo della resistenza civile.
I premi James Lawson vengono designati e consegnati da James Lawson in persona; precursore in America dei movimenti per i diritti civili, ha guidato i raduni di protesta a Nashville nel 1960 contro la segregazione razziale nei negozi di alimentari) e ha definito Martin Luther King “il principale teorico e stratega della Nonviolenza nel mondo“.
I quattro premi Lawson sono:
Yorm Bopha, leader trentenne dei diritti per la terra in Cambogia, che combatte coraggiosamente a fianco della sua comunità contro gli sgomberi forzati imposti dal governo cambogiano. A seguito del suo attivismo nonviolento è stata arrestata con accuse infondate e durante i suoi 444 giorni di detenzione è stata nominata da Amnesty International prigioniera politica speciale. Nonostante la ritorsione da parte del governo, la sua determinazione per la lotta nonviolenta non si è fermata.
Kumi Naidoo, attivista sudafricano per i diritti umani e dal 2009 direttore internazionale di Greenpeace. Naidoo è stato un organizzatore e un attivista nella lotta contro l‘Apartheid in Sudafrica e in qualità di direttore di Greenpeace ha compiuto in prima persona azioni audaci, concrete e nonviolente per proteggere l’ambiente. Nel 2011 Kumi e un altro attivista sono saliti su una piattaforma petrolifera al largo della costa della Groenlandia, mentre l’equipaggio cercava di buttarli giù a cannonate d’acqua. Kumi ha convinto così la compagnia petrolifera scozzese Cairn a interrompere l’estrazione del petrolio e ad assicurare che vi sia un piano d’emergenza per le eventuali fuoriuscite del greggio.
Howard Clark, un pacifista radicale, attivista nonviolento a tempo pieno e ricercatore, è stato presidente di War Resisters International (WRI). Il suo lavoro e quello dei suoi colleghi di WRI consiste nel sostenere gli attivisti di tutto il mondo e intraprendere azioni nonviolente al fine di ottenere una pace giusta e duratura. E’ scomparso nel dicembre 2013 e i suoi cari hanno ritirato il premio al suo posto.
Jacques Sémelin, professore di scienze politiche alla Sciences-Po a Parigi (Centro internazionale per la ricerca e lo studio) e ricercatore di fama presso il Centro nazionale per la ricerca scientifica, ha prodotto numerose pubblicazioni sull’impiego della resistenza civile contro le dittature e le cause politiche della violenza di massa. Può essere considerato lo scienziato più importante del mondo per capire come l’azione nonviolenta dei cittadini possa essere usata per contrastare gli autori di gravi violazioni dei diritti umani e di atrocità varie.
“I vincitori di questo premio dimostrano come persone normali possano combattere l’oppressione, organizzandosi e mobilitandosi con la nonviolenza per far valere i propri diritti“ ha affermato Hardy Merriman, vicepresidente del Centro Internazionale per la risoluzione nonviolenta dei conflitti, che assegna il premio Lawson. “Ognuno di loro ha insegnato agli altri a mettere sotto pressione chi detiene il potere nella società, dimostrando che la resistenza civile è un’arma efficace che darà forma al futuro dell‘umanità.“
Il premio James Lawson Preis è stato assegnato alle 12:30 al Campus della Tufts University. L’avvenimento, inoltre, è stato eccezionalmente trasmesso in diretta sul web.
Traduzione dal tedesco da Valentina Palmisano