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Amnesty International ha chiesto l’immediato e incondizionato rilascio dei tre studenti israeliani rapiti in Cisgiordania la sera del 12 giugno. Il rapimento e’ stato rivendicato da tre distinti gruppi armati palestinesi, mentre il primo ministro israeliano lo ha attribuito ad Hamas, che ha smentito ogni coinvolgimento. Alcuni funzionari di Hamas e di varie fazioni palestinesi hanno comunque espresso sostegno al rapimento.
Amnesty International ha sottolineato che il sequestro di civili e la presa di ostaggi, da parte sia delle forze statali quanto di gruppi armati non statali, sono proibiti dal diritto internazionale umanitario in ogni circostanza.
Al contempo, Amnesty International ha chiesto alle autorita’ israeliane di cessare tutte le forme di punizione collettiva imposte alla popolazione palestinese all’indomani del rapimento, tra cui la chiusura del distretto di Hebron e del valico di Erez tra Gaza e Israele. L’organizzazione ha chiesto, in particolare, che gli oltre 200 palestinesi arrestati soprattutto nella zona di Hebron e prevalentemente a causa della loro presunta appartenenza ad Hamas, abbiano immediato accesso a un avvocato, non siano sottoposti a torture e vengano prontamente incriminati oppure rilasciati.