Rigenerare le città in versione green con piani strategici condivisi per creare sinergie nelle ristrutturazioni, negli interventi di edilizia sociale, nella valorizzazione dei beni demaniali e nell’efficientamento energetico. E’ la richiesta che l’Ordine degli architetti e Legambiente hanno avanzato alla presidenza del Consiglio.
“Istituire un’Agenzia nazionale per la rigenerazione urbana sostenibile affiancata da un comitato tecnico scientifico”: lo chiedono al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, il Consiglio Nazionale degli Architetti e Legambiente.
Una misura questa che, secondo architetti e ambientalisti, consentirebbe di coordinare, con una strategia complessiva, le diverse e positive iniziative del Governo sulla rigenerazione del patrimonio edilizio e sulle città, consentendo di declinare e di realizzare politiche di riuso sostenibile delle aree urbanizzate entro il paradigma dello stop al consumo del suolo.
“In caso contrario e senza un’unica regia – sottolineano – le politiche destinate all’edilizia sociale, alla rigenerazione delle scuole, alla valorizzazione dei beni demaniali, nonché il recepimento della Direttiva 27/2012 sull’efficientamento energetico, tutte di grande portata, rischiano di entrare in contraddizione tra di loro, di rimanere inefficaci e di provocare lo spreco di risorse economiche, nazionali e comunitarie”.
Per questi motivi il Consiglio Nazionale degli Architetti e Legambiente chiedono al Governo la “rigenerazione” del CIPU, Comitato Interministeriale per le Politiche Urbane, rendendolo agile, efficace e tecnicamente attrezzato, per coordinare la redazione e l’attuazione della legge sulla riduzione del consumo del suolo; il recepimento della Direttiva 27/2012 sull’efficienza energetica; la riqualificazione del patrimonio scolastico; il piano città; misure per far fronte all’emergenza del fabbisogno abitativo; iniziative per la valorizzazione dei beni demaniali oltre, naturalmente, una nuova Legge nazionale di Governo del Territorio, di cui si auspica una rapida approvazione assieme a un rinnovato Testo Unico per l’Edilizia.
“Quello che serve – sottolineano ancora – è un’azione di regia responsabile ed efficace, non burocratica, capace di agire rapidamente ma sulla base di una chiara idea sul percorso da prendere per rilanciare la rete delle città italiane, rigenerare il patrimonio edilizio e monumentale, risparmiare energia, salvare il paesaggio e migliorare l’habitat, far ripartire lo sviluppo”.