La bocciatura da parte del consiglio comunale del bilancio di questi 5 anni della giunta Cenni, non è il problema. Il problema per i pratesi è da cercare nei 30 anni di gestione delle Casse Comunali allegre a dir poco, nell’indebitamento forzato con l’acquisto dei famosi swap, formazione di partecipate che hanno pubblicizzato le perdite e privatizzato i guadagni da parte dell’allora giunta di sinistra (faccio fatica a definirli di sinistra, ma per capirsi). Chiaro è che la situazione degli ultimi anni non è rosea, ma vero è che le due finte fazioni in campo sono complici di questa scellerata gestione dei soldi pubblici (nostri) sia a livello locale che Nazionale. La situazione si farà complicata per le persone ed è possibile che tutte le promesse fatte in campagna elettorale diventino fumo negli occhi come abbiamo detto in tutta la nostra campagna elettorale.
Ci toccherà assistere alla definitiva vendita ai privati, banche, multinazionali, in primis delle risorse pubbliche, finale di un processo che sia il cdx e csx hanno portato avanti in questi anni, consegnando definitivamente in mano di strozzini e senz’anima la nostra salute, come già il nuovo ospedale dimostra, l’istruzione dei nostri figli dall’asilo nido, già oramai dato in consegna a strutture private, a tutti gli altri gradi scolastici. Compresi quelli che sono i servizi necessari: acqua, gas, luce, rifiuti, che nel fallimento delle partecipate a guadagno privato e perdite pubbliche saranno date defnitivamente agli speculatori di borsa. Alla definitiva cessione dei trasporti in mano a multinazionali. Sia Cenni che Biffoni, i due diciamo competitor maggiori a queste elezioni e i loro partiti hanno ridotto la città a questo scempio e diciamolo chiaro: LO SAPEVANO!
Le loro promesse in campagna elettorale sono false, vere sono quelle che dicono velatamente e non, della necessità di vendere per fare cassa per garantire i prestiti della banca usuraia, che loro hanno prodotto.
Cenni ha aumentato le tasse, addirittura lo sceriffo di fede cenniana ossessionato dai cinesi, chiedeva più elasticità al funzionario che doveva fare i conti, preso in questi cinque anni a chiedere prestiti per Torre al Vento, foraggiare mecenati di artisti contemporanei, e incoraggiare la privatizzazione dei servizi come gli asili nido, finire una campagna elettorale con i soldi dei contribuenti asfaltando strade che non necessitavano, un’amministrazione miope del ben pubblico gestita come se fosse una propria azienda. L’altro, “il ragazzo di Renzi” dichiara che se sarà eletto certificherà il bilancio e lo farà fare a una società esterna, certificando il fallimento di 30 anni di politiche di cui il suo partito è stato responsabile per la maggior parte delegittimando una sua eventuale elezione, perchè a questo punto era meglio se andavamo direttamente a votare quale agenzia di rating deve decidere le politiche cittadine.
ABBIAMO AVUTO RAGIONE NELLA NOSTRA CAMPAGNA ELETTORALE, hanno distrutto tutto e ora sono pronti a venderci a chi li ha aiutati, che ora chiederanno il conto. La Banca!
Vale la nostra proposta: riorganizziamoci nei quartieri, creiamo reti solidali, forum di abitanti che ricostruiscono una visione convergente di un Comune dove vale la vita delle persone, e il bene comune, dove è chiaro che le priorità sono la salute e l’istruzione, lavoro, casa, e una qualità della vita degna. Portiamo avanti una nuova forma di politica veramente dal basso.
Se eletti gli Umanisti si faranno carico di tutto questo, ma anche se non lo saremo costruiremo l’opzione al delirio che ci proporranno perchè è l’unica possibilità. Per farlo abbiamo bisogno che le persone che si sentono tradite, disilluse e che hanno capito che questo sistema è fallito si mettano in gioco con noi.
Gisberto Gallucci , candidato sindaco per il Partito Umanista a Prato