Pende, innanzi alla Camera dei Deputati, in attesa di calendarizzazione, la Mozione n. 1/00344, presentata dall’Intergruppo Parlamentari per la Pace, primo firmatario l’On.le Erasmo Palazzotto, riguardante il sistema di comunicazione satellitare denominato MUOS (Mobile User Objective System) in corso di realizzazione a Niscemi (CL).
La mozione ha ad oggetto la violazione degli artt. 80, 87 e 11 della Costituzione a causa delle procedure seguite per la sottoscrizione dei trattati internazionali mediante i quali sono state concesse le basi militari al Governo USA nel nostro Paese, sia dovuta alla specifica destinazione dell’istallazione di Niscemi.
L’installazione in questione è regolata da agreement del 2006 fra Ministero della Difesa e governo USA nel quale la base di Niscemi viene catalogata come base Us founded – Us use only (a finanziamento ed uso esclusivo degli Stati Uniti). In Italia, esistono varie basi USA che hanno questa classificazione. Rispetto alle altre, però, questa rappresenta un salto di qualità: viene installato un impianto satellitare, che guiderà sistemi d’arma, che fa parte di una costellazione di impianti satellitari il cui simultaneo funzionamento è essenziale per le finalità strategiche della difesa USA. Ciò vuol dire che, rispetto ad altre basi, aeree o navali, delle quali possiamo impedire l’utilizzo in caso di conflitti nei quali siano coinvolti gli Stati Uniti ma che non siano partecipati dall’Italia, di questi impianti non potremo interrompere l’uso. L’Italia viene legata indissolubilmente alle politiche belliche USA e le popolazioni, in particolari quelle residenti nelle adiacenze, saranno esposte a rischi bellici dipendenti dalle guerre altrui! L’accordo che consente la realizzazione di un simile impianto ha un impatto fortissimo nella nostra politica internazionale e non può essere classificato né come accordo tecnico né come accordo di natura puramente economica.
Per questo tipo di trattati internazionali, esiste la cautela dell’art. 80 della Costituzione che prevede l’autorizzazione con legge ordinaria da parte del Parlamento e la Ratifica da parte del Presidente della Repubblica a mente dell’Art. 87 Cost. Tuttavia, né l’accordo del 2006, né, come specificato in mozione, i precedenti trattati del 1995 e del 1954 sono stati sottoposti alla giusta procedura costituzionale, ma sottoscritti esclusivamente da esponenti del Governo e delle Forze Armate senza alcun passaggio parlamentare. Frattanto va segnalato che per la peculiarità dell’impianto che deve funzionare contestualmente agli altri siti MUOS, la sua attivazione diviene irreversibile e coinvolgerà l’Italia in tutte le azioni belliche degli Stati Uniti, comprese quelle non a copertura NATO e, comunque contrarie ai principi di cui all’art. 11 della Costituzione. In tal modo, oltre a violarsi una norma fondamentale del nostro Stato, si sottopone la popolazione ad un rischio, derivante da azioni belliche sulle quali non abbiamo alcun controllo ed alle quali neanche partecipiamo.
Nel dibattito, avviatosi, anche in sede accademica, la tesi dell’incostituzionalità delle procedure seguite per la concessione delle basi alle forze armate USA, è ampiamente condivisa da illustri studiosi di Diritto Internazionale e di Diritto Costituzionale.
Va segnalato che il MUOS è di imminentissima attivazione, quanto meno a scopo sperimentale (probabilmente entro aprile-maggio 2014), sicché occorre immediatamente che si provveda alla discussione in aula della Mozione 1/00344, della quale si chiede la calendarizzazione nei tempi più rapidi considerata l’urgenza.
In proposito, si evidenzia la necessità di chiedere alla Corte Costituzionale, ai sensi dell’art. 37, L.87/53, che si pronunci sul conflitto di attribuzioni, annullando i trattati internazionali sottoscritti da esponenti del governo o da esponenti delle Forze Armate, non rispettando la sfera di attribuzioni del Parlamento e del Presidente della Repubblica ai sensi degli artt. 80 e 87 della Costituzione.
PER TALI MOTIVI SI CHIEDE
L’immediata calendarizzazione e discussione della Mozione n. 1/00344, dell’Intergruppo Parlamentari per la Pace, primo firmatario On. Erasmo Palazzotto.
Comunque, la sottoposizione della problematica alla Corte Costituzionale, ai sensi dell’art. 37, L.87/53, che si pronunci sul conflitto di attribuzioni, annullando i trattati internazionali sottoscritti da esponenti del governo o da esponenti delle Forze Armate, non rispettando la sfera di attribuzioni del Parlamento e del Presidente della Repubblica ai sensi degli artt. 80 e 87 della Costituzione.
Inoltrare il testo compilando prima le proprie generalità, andando al link http://presidente.camera.it/21