Presentazione del libro “Rivoluzioni violate. Primavera laica, voto islamista” (Il Saggiatore, marzo 2014)
Giovedì 10 aprile alle 18,30
Casa delle Donne, via Marsala 8, Milano
Le rivoluzioni arabe sono, di fatto, laiche. I partiti religiosi arrivano sempre e soltanto dopo la partenza dei dittatori e vincono le elezioni. Perché? Una delle tante ragioni è quella di punire le donne che si sono prese “troppe” libertà, in quanto protagoniste della rivoluzione e in prima fila per affermare i propri diritti.
Le donne sono state le protagoniste indiscusse della Primavera araba. Con il loro attivismo e le loro rivendicazioni di diritti, dignità e parità di genere hanno segnato la modernità di quelle rivoluzioni. Ora, però, rischiano di diventare le prime vittime della controffensiva islamista. Dopo la caduta delle dittature – laiche – e con l’avvio del processo democratico in Medio Oriente, i partiti di stampo religioso sono stati “legalizzati”. Questa apertura ha permesso loro di fare proseliti, di instaurare un clima oscurantista e misogino e infine di vincere le elezioni, anche grazie ai petrodollari del Golfo, all’appoggio di Al Jazeera, allo spazio nelle moschee, al richiamo all’identità collettiva, fatta coincidere con l’appartenenza all’islam. Tuttavia, i Fratelli musulmani e gli altri gruppi religiosi non hanno retto alla prova del potere: sull’onda della protesta popolare sono stati estromessi con un golpe in Egitto e costretti a dimettersi in Tunisia, mentre in Siria e in Iraq si consuma uno scontro epocale tra sciiti e sunniti, con conseguenze potenzialmente disastrose.
L’idea di questo libro nasce proprio dalla necessità di far luce sulla questione femminile e di seguire gli eventi della primavera araba anche nella difficile fase della controrivoluzione. Arabia Saudita, Tunisia, Egitto, Libia, Siria, Algeria: Giuliana Sgrena ci accompagna nel cuore della rivoluzione, indaga le ragioni alla base dell’ascesa islamista e raccoglie le voci delle donne che intendono opporsi a una deriva teocratica che limiterebbe drasticamente le loro libertà, con un’analisi accurata e un racconto appassionato.