Ho intervistato Alessio Ciacci la prima volta che si era appena dimesso da Assessore all’Ambiente più famoso d’Italia. Pensavo di intervistarlo di nuovo come candidato a sindaco di Capannori ma scopro che ora è il Commissario di Messinambiente, chiamato a sud da Renato Accorinti, il sindaco più pacifista d’Italia. Una coppia che promette bene.
Da Capannori a Messina, da politico ad amministratore: come cambia la prospettiva?
Costruire sostenibilità e partecipazione è un modo nuovo di intendere la politica come servizio, alle attuali e future generazioni. L’ho fatto da sempre nei ruoli che ho ricoperto prima nell’associazionismo poi nella direzione di un ATO Rifiuti, poi da Assessore all’Ambiente a Capannori per sei anni ed ora in questo ruolo più impegnativo e difficile, ma sempre con la stessa umiltà, coraggio e dedizione.
I temi di fondo sono gli stessi? Rifiuti Zero a Messina è l’obiettivo? E per quando, ragionevolmente?
Si i temi di fondo sono gli stessi anche se adesso ci stiamo concentrando nelle impegnative, difficili e delicate fasi di rilancio dell’azienda, con l’analisi economica, finanziaria e strategica che voglio fare con specifiche professionalità settore per settore visto che la società è in liquidazione e da alcuni anni non approva il bilancio. Ma le grandi difficoltà non saranno una scusa per il non fare, sono un punto di partenza, trasparente, da cui siamo partiti per affrontare, con l’amministrazione, i lavoratori ed i cittadini le scelte che ci aspettano. L’amministrazione ha sposato la strategia Rifiuti Zero ed operativamente mi sono impegnato, entro 45 giorni, a fornire un quadro analitico della società ed entro 60 un piano operativo per il suo rilancio. Vogliamo fare grandi cose e stiamo costruendo le fondamenta di notevoli progettualità.
Tu ti sei sempre battuto per la politica vicino alla gente. Quali gli strumenti che stai pensaando per una grande città come Messina?
Se affrontati con metodo e strategia gli ideali trovano sempre i giusti strumenti per adattarsi alle specificità del caso. Il mio primo giorno in azienda è stato anche di condivisione con le difficoltà operative che affrontano giorno per giorno gli operatori. Partiamo da sotto zero ma vogliamo farlo con la massima trasparenza, con strumenti di reale partecipazione e di coinvolgimento dell’associazionismo locale. L’Amministrazione Accorinti sta dando enormi segnali per la costruzione di una politica nuova che per me è un onore ed un orgoglio poter contribuire a costruire tecnicamente sul tema dei rifiuti.
Qual’è l’aiuto che possiamo dare a questo progetto?
La campagna nazionale Rifiuti Zero ha promosso una Proposta di Legge che abbiamo presentato in Parlamento, è importante che in ogni città si mantenga alta l’attenzione, si promuovano iniziative, si faccia crescere dal basso affinché la politica non possa più far finta di niente ma comprenda che questi temi sono urgenti per la società, per l’ambiente, per l’economia e per un futuro che possa essere davvero sostenibile.