C’è una radio nella terra di coste meravigliose e terre fertili, il Madagascar, che parla ai contadini e fa parlare i contadini. È Radio Mampita. Uno strumento per fare della comunicazione una via per accumulare informazioni ed emanciparsi dalla povertà, interscambiando esperienze da condividere.
Così contadini/inviati, tra fango ed utensili, s’intervistano a vicenda. Circa trenta i contadini che compongo Radio Mampita, che parlano dagli altipiani del Madagascar.
La parte orientale del continente africano è anche terra estesa in questo paese, che è tra i più poveri al mondo, in cui l’unico settore per la sussistenza è l’agricoltura, anche se questa non è per nulla redditizia rispetto alla fertilità dei campi. La causa di ciò è anche il basso livello di istruzione dei contadini, educazione proprio sugli strumenti e sulle tecniche per lavorare la terra.
Radio Mampita vuole dare ai contadini l’opportunità di ascoltare e quindi imparare nuovi metodi, oltre quelli tramandati dai genitori, per arrivare magari a studiare sistemi più efficaci per le proprie terre. Il senso degli inviati/contadini è proprio questo: ognuno parla del miglior sistema e lo scambia con un altro contadino in ascolto.
Dai microfoni si possono ascoltare contadini che confessano che, prima di essersi sintonizzati alla radio, per coltivar riso avevano bisogno di 30 chili di semi per piantare un ettaro, mentre dopo l’assimilazione di nuovi tecniche ne bastano quattro.
La sede di Radio Mampita è nella provincia di Fianarantsoa, dove resiste dal 1997 e ad oggi, oltre ad aver formato già molti contadini, riesce a sostenersi con introiti pubblicitari ed apporto di nuovi contadini/inviati.
Lucienne Voahirana, la capo redattrice della radio, ci tiene a sottolineare come le trasmissioni avvengano nel dialetto betsileo, la lingua parlata dai contadini, proprio per rimarcare il fatto che sono trasmissioni pensate, realizzate ed al servizio dei coltivatori.
Qui ci sono tutte le informazioni su Radio Mampita