Rispondo a Michele Serra e al suo pensiero su “L’Amaca ” di oggi.
Ecco ciò che scrive Michele Serra:
Caro Michele Serra, quella che lei banalizza come “disputa” è una scelta etica che non avrei dovuto compiere io da candidata, ma che avrebbe dovuto compiere la Lista Tsipras.
Mi rendo conto che lei non conosce Taranto, da come scrive, da come cataloga la questione e da come banalizza.
La Puglia, la informo, non è solo i trulli e le orecchiette con le cime di rapa, ma anche una città che, grazie ai colpi di mannaia dati da tutti i partiti nel tempo, sta morendo.
La nebulosa pulviscolare in cui lei mette associazioni, pensatrici e pensatori è la sola arma di resistenza che città distrutte dalla politica- che lei difende- hanno.
Noi siamo già in Europa, ci siamo andati da soli auto-organizzandoci tramite le associazioni.
Le ricordo che, per andare in Europa, si deve pur passare da Roma, perché la Lista parte dall’Italia e deve portare in Europa la politica italiana.