L’avviso di garanzia ricevuto da Nadia Furnari, fondatrice di questa associazione nonchè membro del consiglio direttivo nazionale della stessa, “avvisata” ai sensi dell’Art.682 cp, per essersi, in concorso con altri, “introdotta arbitrariamente in un luogo ove l’accesso è vietato nell’interesse militare dello Stato e, nello specifico, all’interno della base statunitense “naval radio Transmitter facility (NRTF) d contrada Ulmo a Niscemi (CL), fatti accaduti in contrada Ulmo a Niscemi(CL) in data 09/08/2013“ci indigna e ci induce a fare le seguenti considerazioni:
a) se è vero che la Costituzione Italiana sancisce che la responsabilità penale è personale, sul piano squisitamente politico, è altrettanto vero che è tutta l’associazione Antimafie “Rita Atria” ad essere “avvisata”. Dentro la base quel giorno c’era idealmente e non solo, tutta l’associazione che unitariamente, con tutti i suoi presidi siciliani e nazionali, si è sempre battuta e continuerà a farlo, contro uno strumento di guerra , di illegalità e contro l’ambiente quali sono il MUOS e le 46 antenne NRTF.
b) l’Associazione Antimafie “Rita Atria” rimanda politicamente al mittente il suddetto “avviso” ritenendo che se si parla di “intrusione abusiva” questa va contestata a chi, abusivamente, si è introdotto, fin dagli anni 90 all’interno di una riserva naturale, la “sughereta” di Niscemi, violentandola e stuprandola con la costruzione di una base militare prima e con l’installazione del MUOS poi; una riserva naturale di interesse Comunitario (SIC) la cui tutela è garantita dalla Costituzione Repubblicana italiana e dallo Statuto speciale della Regione Siciliana; Costituzione e Statuto che sono diventate carta straccia davanti alle evidenti complicità istituzionali nazionali e regionali. Pendono ,a proposito, numerosi ricorsi giudiziari e a breve i cittadini saranno informati e capiranno a chi attribuire le responsabilità di tutto ciò.
c) se appare scontata la solidarietà dell’Associazione Antimafie “Rita Atria” alla nostra Nadia Furnari la stessa viene espressa a tutti gli altri “avvisati” alcuni dei quali, insieme alla nostra fondatrice, si sono sempre prodigati in prima persona a far si che le sacrosante proteste , pur se condotte con ferma e determinata convinzione, si mantenessero dentro i binari del rispetto dei canoni di giustizia e non violenza. Lo stesso non si può dire, purtroppo, di chi, passa come un rullo compressore sopra il diritto di un popolo di autodeterminare la gestione del territorio dove vive , lavora e produce.
Questo avviso di garanzia assume un connotato intimidatorio stante che è un dato pacifico che Nadia Furnari era anche tra i mediatori del corteo NO MUOS e l’autorità di pubblica sicurezza; in tal senso, se lo mettano bene in testa i signori della guerra, non ci faranno indietreggiare di un millimetro.
Associazione Antimafie Rita Atria