Al termine dell’appuntamento di Nayarit in Messico (13 e 14 febbraio 2014), dove si sono raccolti gli stati – in 125 hanno sottoscritto l’ultima dichiarazione della Nuova Zelanda, ma manca l’Italia – che intendono esplorare il percorso “parallelo” umanitario rispetto a quello del Trattato di Non Proliferazione, è stato deciso di incontrarsi nuovamente già nello stesso 2014 in Austria.
Assenti, logicamente, i 5 “Grandi” dell’ONU, ma presenti anche numerose ONG, tra cui ICAN.
A Nayarit non è purtroppo emerso un documento finale consensuale e unitario, ma tre diverse posizioni fondamentali che si confrontano: quella di chi punta a una proibizione totale delle armi atomiche, quella di chi vuole solo una proibizione dell’uso e infine quella di chi preferisce un approccio graduale al disarmo nucleare. Intanto è importante sapere che la Conferenza di Riesame del TNP, il vertice quinquennale della non proliferazione, si terrà a New York il prossimo anno.
Non possiamo che augurarci che l’approccio delle “catastrofiche conseguenze umanitarie dell’uso dell’arma nucleare” diventi anche in essa il percorso per raggiungere l’obiettivo di un mondo completamente denuclearizzato.
Alfonso Navarra – Fermiamo chi scherza col fuoco atomico c/o Campagna Osm-dpn (www.osmdpn.it)