Amnesty International ha sollecitato le autorita’ nigeriane a rilasciare immediatamente oltre 10 persone arrestate all’indomani dell’entrata in vigore dell’Atto sulla proibizione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, una legge profondamente oppressiva che lede un’ampia gamma di diritti umani e discrimina sulla base del reale o percepito orientamento sessuale e dell’identita’ di genere.
Gli arresti sono stati eseguiti a partire dal 13 gennaio in vari stati della Nigeria, tra cui Anambra, Enugu, Imo e Oyo.
‘Le persone arrestate sulla base di questa legislazione draconiana devono essere rilasciate immediatamente e prosciolte da ogni accusa. Imprigionare una persona per il suo orientamento sessuale viola i piu’ elementari standard sui diritti umani’ – ha dichiarato Makmid Kamara, ricercatore di Amnesty International sulla Nigeria.
‘Le notizie secondo le quali in uno stato nigeriano la polizia avrebbe redatto una lista di esponenti della comunita’ Lgbti (persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate) da prendere di mira sono particolarmente preoccupanti. Questa legge repressiva dev’essere immediatamente ritirata. Con un tratto di penna, il presidente Goodluck Jonathan ha trasformato la Nigeria in uno dei paesi meno tolleranti del mondo’ – ha aggiunto Kamara.
La legge rappresenta un salto indietro, ai tempi delle giunte militari, quando un’ampia serie di diritti umani era trattata con disprezzo. In una societa’ dove la corruzione e’ dilagante, questa legge potrebbe essere usata dai pubblici ufficiali o dalla gente comune per perseguitare e ricattare le persone Lgbti ed estorcere loro somme di denaro.
Tra le persone che hanno fatto le spese dell’entrata in vigore della legge figurano cinque presunti gay arrestati a Ibadan, nello stato di Oyo, poi rilasciati su cauzione. Nella citta’ sudorientale di Awka, nello stato di Anambra, sono state arrestate altre sei persone. Secondo i difensori dei diritti umani nigeriani, gli arresti e le intimidazioni nei confronti delle persone Lgbti stanno aumentando in tutto il paese.
I difensori dei diritti umani hanno poi riferito ad Amnesty International che la polizia dello stato settentrionale di Bauchi ha redatto una lista di 167 persone da arrestare a causa del loro reale o presunto orientamento sessuale o della loro identita’ di genere.
Il vicecommissario della polizia di Bauchi ha confermato ad Amnesty International che la lista esiste e che e’ stata redatta nell’ambito delle attivita’ di ‘individuazione dei criminali’. Ha aggiunto: ‘La polizia ha una lista di presunti gay da sorvegliare. Usiamo la lista per svolgere le attivita’ di sorveglianza, ma i nomi sono meno di 167. Inoltre, ci serve anche per scoprire chi sono le loro vittime’.
Amnesty International ha chiesto alle autorita’ nigeriane di non procedere a ulteriori arresti e porre immediatamente fine a questa caccia alle streghe.
La nuova legge criminalizza la liberta’ di parola, di associazione e di riunione nonche’ le attivita’ di molte organizzazioni per i diritti umani e della societa’ civile. Prevede 10 anni di carcere per chi formi o sostenga un gruppo a favore dei diritti umani delle persone Lgbti o prenda parte alle sue riunioni.