La mattina di lunedi’ 27 gennaio 2014 a Viterbo presso il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” si e’ svolto un incontro di testimonianza e di riflessione nella ricorrenza del Giorno della Memoria della Shoah, il giorno in cui si ricordano le vittime della barbarie nazifascista e coloro che a quell’orrore si opposero.
Nel corso dell’incontro e’ stata rievocata in particolare la luminosa figura di Vittorio Emanuele Giuntella, ufficiale degli alpini che dopo l’8 settembre fu un internato militare italiano in lager e che ha dedicato l’intera sua esistenza all’impegno in difesa della vita, della dignita’ e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Nel corso dell’incontro sono anche state lette e commentate alcune pagine della fondamentale opera di Vittorio Emanuele Giuntella su Il nazismo e i Lager (Edizioni Studium, Roma 1979).
Vittorio Emanuele Giuntella (Soriano nel Cimino, 8 luglio 1913 – Roma, 27 novembre 1996) e’ uno dei grandi maestri di vita e testimoni della dignita’ umana del Novecento. Ufficiale degli alpini, dopo l’8 settembre rifiuto’ di porsi al servizio dei nazisti e fu internato in lager. Docente di storia dell’eta’ dell’Illuminismo all’Universita’ di Roma, ha formato generazioni di studenti all’amore per il sapere e per l’umanita’, al rigore intellettuale e morale, all’impegno culturale e civile. Fondatore dell’Opera Nomadi ed impegnato in numerose iniziative di solidarieta’, ha sempre difeso i diritti umani di tutti gli esseri umani. Ha scritto saggi e libri di incomparabile profondita’, la cui lettura rende migliori. E’ stato un uomo coraggioso e generoso, un luminoso esempio di amore per la verita’, un autentico maestro di nonviolenza.
Concludendo l’incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, che ha rievocato con profonda commozione i suoi personali incontri sia con l’indimenticabile maestro sia con altri testimoni della Shoah ormai da anni deceduti ed alla cui memoria si sente legato da un dovere di fedelta’ che si concretizza nel proseguirne la lotta contro la violenza, ha ancora una volta rivolto un appello al Parlamento italiano affinche’ cessi la criminale persecuzione dei migranti e siano immediatamente abrogate le scellerate misure razziste che ancor oggi provocano sofferenze indicibili e finanche la morte a tante persone innocenti.
La memoria della Shoah, la memoria delle vittime dei campi di sterminio, la memoria dei Giusti che lottarono per salvare le vite, la memoria della Resistenza che al nazifascismo si oppose, ci illumini e ci guidi: questa memoria ci convoca a lottare qui ed ora contro tutte le uccisioni e contro tutte le persecuzioni, contro il razzismo e il totalitarismo, contro la guerra e la miseria, contro tutte le iniquita’, contro tutte le violenze. Vi e’ una sola umanita’, e tutti gli esseri umani ne fanno parte. Tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita, alla dignita’, alla solidarieta’.
Il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo