La sera dell’8 dicembre, dalla Sicilia al Veneto, ha avuto inizio una protesta organizzata da numerose associazioni di piccoli imprenditori con l’intento di “bloccare l’Italia” e di mobilitare i cittadini massacrati dalle politiche di austerità.
Bottega Partigiana esprime il proprio appoggio a tutte le forme di lotta democratiche che mettano in discussione il governo Letta, i diktat di Bruxelles, l’eurozona e la “mortifera stabilità” che, come sempre, riteniamo sia nel solo interesse della casta economica e politica al potere.
Bottega Partigiana ritiene, altresì, che la piattaforma della manifestazione del 9 dicembre sia contraddittoria e insufficiente, mischiando giusti elementi di rivendicazione per un ritorno alla sovranità dello stato, insieme a un populismo liberista, antipolitico e antistatalista.
Bottega Partigiana pensa, dunque, che una vera speranza di cambiamento si avrà soltanto quando il ceto medio impoverito e massacrato dalla crisi dovrà iniziare a sostenere tutte le lotte dei lavoratori, dei giovani precari, del lavoro dipendente e una più decisa posizione per l’intervento dello Stato in economia.