Fischi e contestazioni hanno caratterizzato il confronto a Lecce sul gasdotto che la comunità locale non vuole. Nelle sale delle ex Officine Cantelmo si sono riuniti rappresentanti degli enti locali, delle istituzioni e la gente, riunita nel Comitato No Tap e nelle associazioni ambientaliste.
C’erano i rappresentanti del Comitato No Tap, le associazioni ambientaliste, il movimento ‘No al carbone’ di Brindisi; oggetto delle contestazioni il sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti e l’assessore della Regione Puglia alla Trasparenza, Guglielmo Minervini. Erano in centinaia, in una sala diventata ben presto troppo piccola; hanno manifestato con striscioni e slogan, dentro e fuori la sala. Il loro è un No deciso e senza mezzi termini; la gente si oppone al progetto del gasdotto che prevede come punto di approdo il litorale di San Foca, sulla costa di Melendugno (Lecce). Presenti in sala anche numerosi rappresentanti delle municipalità locali, a partire dal sindaco di Melendugno, Marco Potì. Il sindaco di Carmiano (Lecce), Giancarlo Mazzotta, imprenditore della zona, anche lui contrario al gasdotto, in un gesto di protesta si è tolto la fascia tricolore deponendola sul tavolo vicino al punto in cui era seduto De Vincenti. “Il futuro non va a gas – hanno detto i promotori del movimento di protesta – Il comitato No TAP, le associazioni e i cittadini manifestano ancora una volta la contrarietà alla realizzazione del gasdotto trans adriatico.
Le ragioni dell’opposizione sono state motivate e argomentate all’interno di tutti i procedimenti previsti e corroborate dalle delibere di numerosi comuni in tutto il Salento e dalla mobilitazione spontanea di decine di migliaia di cittadini”.