Il Parlamento russo ha formalizzato quest’oggi il provvedimento di amnistia che conclude il procedimento legale aperto contro gli Arctic30.
I 26 attivisti non russi saranno liberi di tornare a casa dalle loro famiglie non appena sarà loro riconosciuto il visto di uscita da parte delle autorità russe.
“Sembra che io possa finalmente tornare a casa”, afferma Cristian D’Alessandro, unico italiano tra gli Arctic30. “Sono ancora abbastanza amareggiato – continua – perché non dovrebbe essere così: c’è una corte internazionale che ha ordinato il nostro immediato rilascio. Abbiamo passato più di due mesi in carcere per niente, stanno ancora cercando prove che non troveranno mai perché, secondo i nostri principi di pacifismo e non violenza, non c’è niente che possa essere ricondotto ad accuse di vandalismo o pirateria. Sono passati tre mesi da quando tutto questo è iniziato, quindi sì, voglio tornare a casa!”, conclude D’Alessandro.